Sala da Pranzo - Giornata 4

Utente Data d'iscrizione : 17.12.09

"Signori accomodatevi, è sempre un piacere avervi a tavola, anche se questa cena mi ricorda una famosa cena passata, raffigurata anche da un certo Leonardo..."

*il maggiordomo esprimeva il suo pensiero mentre a piccoli passi si avvicinava al tavolo, sul quale una volta raggiunto, gli pose sopra i bianchi guanti, osservando uno a uno i presenti*

"ebbene...uno di voi oggi ha avuto una giornata intensa, anzichenò..."

*l'uomo interruppe il suo breve discorso, voltandosi di scatto, all'ingresso della Contessa, che con uno sguardo molto eloquace, fulminò il maggiordomo, che in risposta, riprese la sua ermetica posizione, tacci uniti e braccia conserte...in attesa di un'iimediato rimprevero*

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(Sala da pranzo)

*La contessa si limita a passare accanto al maggiordomo ed a lanciargli un'occhiata assai gelida, quindi si rivolge al resto dei convenuti...*

"SignoVi... BuonaseVa... Dico ciò a tutti tVanne la signorina Layla, che nonostante sia in piedi è già un moVto che cammina..."

*La guarda e le sorride, ignorando senza scomporsi lo sguardo colmo d'ansia di lei...*

"Ha pVesente il the che le è stato offeVto un'oVa fa? Conteneva un veleno molto potente, seppuVe ad azione lenta...
Non si pVeoccupi, non la faVà soffriVe, tra meno di mezzoVa sentirà una foVte sonnolenza, dalla quale non si Vrisveglierà..."

*Le spiega senza fare una piega.*

"Siamo tVoppo distanti dalla città, per Vaggiungere in tempo un ospedale, ed anche ci aVVivasse, non si pVocuVeVebbeVo mai in tempo l'antidoto...

In compenso, le suggeVisco di usufVuiVe della cappella pVivata della villa, peV faVe le sue ultime pVeghieVe al SignoVe... Se lo meVita... In fondo è andata molto vicina a compieVe il suo doveVe..."

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*il maggiordomo prende la parola, con tono perentorio*

"Signora Contessa, mi permetto di farle notare che luomo chiamato Balthazzar non è morto come avrebbe dovuto essere..e in aggiunta ci sarebbe quella cosa da consegnare...cosa faccio mi appropinquo?"

*tendendo il viso verso la Contessa in attesa di risposta*

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*La contessa sospira e scuote la testa sconsolata...*

"Vai vai... AppVopinquati..."

*Risponde facendo un gesto come per scacciare l'aria...
Quindi si rivolge a Balthazar:*

"Già... In effetti è miVacoloso come un uomo che, solo mezzoVa fa, era disteso dissanguato nel giaVdino, oVa sia tVa noi ed in peVfetta salute, no?"

*Commenta guaVdando BalthazaV, che in effetti ha un evidente segno di moVso sul collo*

"FoVse lo spiVito guaVdiano della villa, ci teneva che Vimanesse almeno un testimone, per Viportare al conclave vaticano cosa è successo qui...
Magari lo spiVito la ha scelta peV le sue abilità oVatoVie... Chissà...

Intanto, si Vitenga foVtunato, e si muova a daVsela a gambe prima che i seVvi del demonio, qui, decidano di usaVla come comodo spuntino duVante il Vitorno a casa!"

*Quindi si volta, vedendo il maggiordomo rientrare nella sala*

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*l'uomo, in eveidente affanno per aver corso, fa capolino a pochi passi dalla donna, ponendole uno scrigno, e senza proferire parola si allontana*

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*La contessa attende che Balthazar sia uscito dalla stanza, prima di aprire lo scrigno contenente il pesante tomo...*

"SignoVi... Questo è il manoscVitto oViginale ed integVale del Malleus MalleficaVum, pVincipale stVumento della chiesa vaticana nella lotta alle stVeghe ed ai vampiVi...

Ma, come questo scontro ha dimostVato, non è più tempo di caccia alle stVeghe...

Questa sanguinosa pVatica ha causato molte vittime, tVa cui il mio defunto maVito VichaVd..."

*La donna sospira, in evidente apprensione.*

"Dato che la Chiesa non si è dimostVata degna di poVtave avanti una simile gueVVa con saggezza, consegno a voi, Dannati dal SignoVe, il testo che è causa ed aVma pVincipale in questa infinita lotta, in modo che possiate nascondeVvi e poVtave avanti le vostVe nefande azioni, senza che altVi innocenti siano coinvolti in una gueVVa senza speVanza...

Lo consideVo il male minoVe..."

*Si volta e fa per andare al piano di sopra"

"E oVa andatevene, cVeatuve della notte... Avete quello che volete... Avete vinto..."

*Sospira, e lascia i Dannati soli, nella sala da pranzo, a gongolare per la loro vittoria..."