Artemisia Utente
Età : 42 Data d'iscrizione : 23.05.08
| Titolo: Madre Terra Gio 21 Ago - 18:25 | |
| Prendo spunto da una canzone di Renga & Tazenda per il titolo di questo topic ( nessun riferimento a "Ciao Darwin"....e chi vuole intendere intenda ) ... Dato che è stata aperta questa sezione e considerando che bene o male ci conosciamo tutti o quasi...perchè non descrivere i luoghi dai quali proveniamo?? Visto che il sig. NIGMA ha pensato a questa sezione anche come una sorta di guida turistica....perchè non cominciare dai nostri luoghi di origine? Bene...detto questo inizio io dal paese in cui vivo...che non è Pescara come tendo sempre a dire (ma lo dico solo perchè è una città più nota), ma ORTONA, che tra l'altro è a una quindicina di km da Pescara... ALCUNI CENNI STORICI, con relative immagini... (tratti da Wikipedia)
È incerta la data di fondazione della città, ma dalle prima informazioni Ortona costituiva il porto dell'area frentana.
Nel 1258 vengono portate ad Ortona le ossa dell'Apostolo Tommaso, provenienti dall'isola greca di Chio, nell'Egeo, dal navigante ortonese Leone Acciaiuoli, di ritorno da una spedizione navale ortonese in appoggio ai Veneziani in lotta contro i Genovesi.Nella prima metà del XV secolo venne costruita la cinta muraria ancora visibile in parte, ad opera del condottiero Giacomo Caldora.
Il 30 giugno 1447, a causa delle rivalità tra Alfonso d'Aragona e la repubblica di Venezia, Ortona fu invasa dai veneziani che distrussero porto, magazzini e arsenale navale senza però riuscire a penetrare nella cinta muraria. A questo periodo risale quindi la costruzione del castello aragonese, in parte franato e in parte distrutto dalle guerre, ma recentemente restaurato.Nel 1582 la città venne acquistata da Margherita d'Austria, figlia di Carlo V, duchessa di Parma e Piacenza. La stessa Margherita decide nel 1584 di costruire un grande palazzo ducale su disegno di Giacomo Della Porta (Palazzo Farnese), mai completato a causa della sua morte.
Attraversato il periodo fascista la città diventa terreno di aspri scontri durante la Seconda guerra mondiale. Nella notte tra il 9 e il 10 settembre 1943, la famiglia reale dei Savoia, dopo aver pernottato nel castello ducale di Crecchio, lascia dal porto di Ortona l'Italia occupata dai nazisti per approdare nella già liberata Brindisi e cosi completare la fuga.Da Ortona passa la linea Gustav, che ha l'altro capo a Cassino: una linea di difesa fortificata apprestata dalle forze germaniche nel punto più stretto della penisola. Infatti è proprio durante la seconda guerra mondiale che Ortona conosce momenti veramente difficili. La maggior parte della popolazione ortonese è costretta a scappare dalle proprie case. A nord, l'esercito tedesco e a sud, quello degli alleati, bombardano ininterrottamente Ortona per circa 6 mesi. La città praticamente rasa al suolo, venne definita da Winston Churchill come "Piccola Stalingrado" per via del fatto che, similmente alla città russa, la battaglia si prolungò lungamente nel corpo della città. Restano in piedi pochissimi edifici e comunque con gravissimi danni strutturali. La città fu liberata soltanto nel dicembre del 1943 quando le forze alleate oltrepassarono la linea Gustav sul versante tirrenico. Per questo motivo la città fu insignita della medaglia d'oro al valor civile.Ne avrei ancora tante di cose da dire...ma per ora è tutto...passo la parola al prossimo testimone! | |
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