(Sala Rossa)
*Armand sguainò la spada che portava sempre al fianco e la puntò verso Emeth:*
"Ecco la mia fedele amica! Lama, ti presento un indio; indio, ti presento la mia amica. Soddisfatto ora?"
*Armand ripose la spada nel fodero.*
"In fondo, sai cosa? Anche tu puoi servirmi, indio... Lo sai?"
*Contando di fare pressione sull'apparente fragilità di Emeth, Armand incalzò:*
"Senti, se vuoi fare un buon servizio a me e a tutti gli ospiti qui presenti, ascoltami: stanotte devi darmi una mano nel mandare all'altro mondo Stanford James McCallaway, così come è successo all'ungherese ieri sera.
Sai, se lo farai, avrai una bella ricompensa: tanti soldi, che riuscirò ad avere entrando in possesso del libro... E se mi auterai, un pò di questi soldi saranno tuoi...
Se non lo farai.... Avrai un altro incontro con la mia amica... E stavolta ravvicinato..."
*Guardandolo minacciosamente, Armand si diresse verso l'uscita della sala:*
"Non ho tempo da perdere con te, indio! Ho ben altro da fare! Ti lascio decidere con calma... E la risposta dovrà essere: SI!!!!"
*Armand uscì dalla sala.*