GARA 0001 - TEMATICA - Residenza/hotel di Castel Reynard

A Londra,

in seguito ad un omicidio, la polizia chiama da New York il famoso ispettore Richard Hall (clicca)

L'assassinio è avvenuto nella residenza/hotel di Castel Reynard.

Nel castello ci sono i tre propietari e i sette clienti, presenti nel luogo il giorno dell'assassinio.

La vittima si chiama Layla Loveworth (clicca)

ed è stata trovata morta nella sala degli specchi...

(I 3 proprietari e i 7 clienti saranno resi noti dopo l'iscrizione del decimo giocatore).

Personaggi presenti nella residenza/hotel di Castel Reynard (in ordine alfabetico):

GARA 0001 - TEMATICA - Residenza/hotel di Castel Reynard 55-87

Nome: Andrea
Cognome: Hartmann
Età: 43
Occupazione: Storico dell'arte
Stato civile: Sposata
Nazionalità: Liechtensteiner

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Carattere: Intelligente ed affidabile
Indole: Arguta e profonda
Segni particolari: Ha solo quattro dita sulla mano sinistra, che copre sempre con un guanto.

GARA 0001 - TEMATICA - Residenza/hotel di Castel Reynard 55-0

Nome: Anisha
Cognome: Devirajah
Età: 31 anni
Occupazione: Ricercatrice in medicina erboristica
Stato Civile: Single
Nazionalità: Indiana

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Carattere: Vanitosa, Sognatrice e Irrascibile
Indole: Ottimista e Modesta
Segni Particolari: Bellissima e molto sensuale. Ama sedurre gli uomini con la sua intelligenza.

GARA 0001 - TEMATICA - Residenza/hotel di Castel Reynard 55-60

Nome: Dorian
Cognome: Demidoff
Età: 33 anni
Occupazione: Attore e Sceneggiatore
Stato Civile: Celibe
Nazionalità: Siberiano

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Carattere: Estroverso e Orgoglioso
Indole: Scherzosa e divertente
Segni Particolari: Ama fare giochi di magia e far divertire la gente.

GARA 0001 - TEMATICA - Residenza/hotel di Castel Reynard 55-19

Nome: Immanuel Freiderich
Cognome: Kaligustav
Età: 55 anni
Occupazione: Docente Universitario di Filosofia
Stato Civile: Sposato
Nazionalità: Tedesca

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Carattere: Spensierato e sempre in cerca dell'assoluto
Indole: Pacifica e Razionale
Segni Particolari: Folta barba scura e libri di filosofia sempre con se, in una borsa di pelle e nelle valige; fumatore accanito di sigari Toscani e pipa

GARA 0001 - TEMATICA - Residenza/hotel di Castel Reynard 55-20

Nome: Ivanna
Cognome: Sokolòva
Età: 29 anni
Occupazione: Disoccupata
Stato Civile: Nubile
Nazionalità: Ungherese

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Carattere: Simpatica, affabile ma molto orgogliosa e caparbia
Indole: Romantico, idealista, controcorrente
Segni Particolari: Sonnambula

GARA 0001 - TEMATICA - Residenza/hotel di Castel Reynard 55-1

Nome: Joshua
Cognome: Plummer
Età: 64 anni
Occupazione: Boscaiolo
Stato Civile: Vedovo
Nazionalità: Canadese

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Carattere: Burbero e Cinico
Indole: Solitario e Menefreghista
Segni Particolari: Folta barba, odia avere gli occhi puntati su di essa.
Inizia a balbettare nei momenti di nervosismo.

GARA 0001 - TEMATICA - Residenza/hotel di Castel Reynard 55-73

Nome: Rachele
Cognome: De Martini
Età: 33 anni
Occupazione: Dirigente Aziendale
Stato Civile: Single
Nazionalità: Italiana

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Carattere: Solare e estroversa
Indole: Arrivista e caparbia, riesce sempre ad ottenere ciò che vuole.
Segni particolari: Vinse un concorso di bellezza all'età di 18 anni e la considera una "macchia" sul suo curriculum vitae.

GARA 0001 - TEMATICA - Residenza/hotel di Castel Reynard 55-47

Nome: Robert Irving
Cognome: Kleene
Età: 78
Occupazione: Pensionato
Stato civile: Vedovo
Nazionalità: Neozelandese

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Carattere: Docile e silenzioso
Indole: Mite e paterna
Segni particolari: Ex politico, è stato sindaco di Christchurch. Ha avuto due mogli, morte entrambi. Ama molto gli animali.

GARA 0001 - TEMATICA - Residenza/hotel di Castel Reynard 55-36

Nome: Sonja
Cognome: Varinova
Età: 22 anni
Occupazione: Agente segreto
Stato Civile: Nubile
Nazionalità: Russa

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Carattere: Schiva e Osservatrice
Indole: Taciturna e Pignola
Segni Particolari: Compare e sparisce nel silenzio più assoluto.

GARA 0001 - TEMATICA - Residenza/hotel di Castel Reynard 55-18

Nome: Taani
Cognome: Kirsipuu
Età: 27 anni
Occupazione: Violinista
Stato civile: Celibe
Nazionalità: Estone

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Carattere: Estroverso e disinvolto, molto sicuro di se.
Indole: Dolce, Gentile e Romantico.
Segni particolari: Ha un look retrò tardo rinascimentale, adora cravatte, papillon e jabot.

I 3 propietari della residenza sono:

- Robert
- Immanuel
- Andrea

(scelti casualmente mediante sorteggio, per la vostra narrazione)

I sette ospiti sono:

- Ivanna
- Taani
- Dorian
- Joshua
- Rachele
- Sonja
- Anisha

La gara inizierà lunedì 11 agosto alle ore 20:00

La residenza verrà "aperta" per i 10 sospettati, dopo il discorso introduttivo dell'ispettore Richard Hall.

Un uomo entra nel salone dell'Hotel. Indossa un lungo impermeabile chiaro, che lascia intravedere dei vestiti eleganti sotto di esso. Un distintivo appeso al taschino della giacca e una mano posta nella tasca del pantalone. Nell'altra mano ha una cartella con alcuni fogli disposti sopra. Seppur un iniziale atteggiamento pigro nelle sue movenze, assume un'aria austera e severa, osservando i vari presenti. La voce è cordiale, ma dalle tonalità decise.

"Buon pomeriggio a voi tutti, sono Richard Hall, Ispettore capo della polizia di New York. Se vi ho convocato qui è perché è stato rinvenuto..."

Alza la cartella e gli occhi neri vanno a leggere velocemente le scritte nere poste sopra per poi tornare ad osservare i presenti

"...il corpo di Layla Loveworth."

Lo sguardo si posa sui presenti uno ad uno, facendo uscire la mano dalla tasca e poi passarla tra i capelli corti

"Siete tutti voi, pregati di non lasciare il castello in quanto l'assassino è uno di voi e siete tutti in stato di fermo."

la mano ora si massaggia il mento, riprendendo a parlare

"Questo è tutto, miei cari ospiti. Parlerò con voi in questi giorni. Normali chiacchiere. Buona serata."

Si congeda così, tornando da dove è venuto lanciando un'ultima occhiata severa ai presenti, assumendo nuovamente quell'aria pigra.

La gara inizierà lunedì 11 agosto alle ore 20:00 (con AZIONI e PATIBOLI)

La residenza è già "aperta" per i 10 sospettati...

"Taani è il primo ad entrare nella residenza, si accomoda nel salone e nota d'essere l'unico ospite presente"

Come sempre sono il primo ad arrivare, d'altronde odio arrivare in ritardo, non è di buon gusto fare aspettare la gente, specialmente quando ci sono anche belle donne.

"Fissa il ritratto di una donna appeso alla parete, capelli corti, sguardo maturo, viso segnato da una-due rughe ma quei segni lo affascinano"

Beh, inutile attendere qui, meglio ritirarmi nelle mie stanze, sarà una permanenza interessante.
Meglio riposarsi e prepararsi come si deve

*Vivo d'amor, cuor mio dolorante, cuor mio segnato da mille sospiri, cuor mio che cuore più non è.*

Seduto su una comoda sedia adiacente al tavolo del salone, sul quale è presente una quantità numerosa di fogli manoscritti, penne di diverso colore e tomi più o meno voluminosi, l'imponente uomo sfoglia con perfetta calma le pagine di un libro di filosofia.

Sulla copertina di pelle del medesimo, conservata magnificamente dall'avanzare del tempo, si leggono con chiarezza una dozzina di lettere dorate: "Kitāb al-Najāt".

Attratto dal rumore dei passi nel corridoio, alza lo sguardo sì da poter identificare colui o coloro che lo ha provocato, non appena transiteranno di fronte al portone spalancato della spaziosa sala. Riconosce in costoro un ospite e l'ispettore Hall, verso i quali accenna un saluto col capo.

"Ispettore, sono a Sua completa disposizione." La voce del barbuto docente è decisa, l'accento rigoroso - tipico del popolo tedesco. Indica con un gesto fugace della mano una busta aperta, poco distante dalla propria posizione.

"La avverto tuttavia che potrei talvolta essere impegnato. A breve riprende l'anno accademico e la preparazione del programma richiede tempo."

Per un paio di istanti segue quindi i movimenti di Taani, salvo poi disinteressarsene e tornare al proprio studio.

Dopo qualche ora torna nuovamente nel salone, sempre con i medesimi panni. poggia al cartella sul tavolo e discosta la sedia, un'antica sedia stile Luigi XIV, da esso e si mette a rovistare nelle tasche dell'impermeabile, tirando fuori una pipa intagliata e visibilmente di valore. La porta alla bocca, non accendendola ancora e da una rapida occhiata a Taani che si allontana, morsicando la propria pipa. Preso un cerino, lo accende e inizia a fare ampie boccate di quella pipa, mentre il cerino viene tenuto nell'incavo, accendendola. Alza lo sguardo, fissando per qualche attimo il ritratto della donna che Taani ha ammirato per poi sedersi, accavallando le gambe. prsa una penna dal taschino della tasca a mantenendo in seguito la pipa con la mano sinistra, inizia a trascrivere alcune parole sulla cartella, restando in assoluto silenzio.

Lo sguardo si alza verso Immanuel e sbuffa a dar seguito alle sue parole e annuire, come se volesse assecondare, aspirando e muovendo la pipa tra le labbra. Una rapida occhiata alla cartella e inizia nuovamente a trascrivere nuovamente. Resta in un imperterrito silenzio e sul viso è eloquente un'espressione pigra.

Dopo qualche attimo si alza in piedi e, portando al cartella con se, si avvicina ad Immanuel. Osserva i suoi vestiti e il suo viso, notando il libro che ha in mano Con una voce cordiale e con un pizzico di curiosità, decisa si rivolge ad egli

"Sapete, amo molto leggere durante il mio tempo libero. Ma un simile libro non l'ho mai visto"

Riferendosi chiaramente al libro di Immanuel, cercando di essere convincente con quelle sue parole mentre socchiude gli occhi e gesticola con le mani

"Di cosa parla? Sono davvero curioso di saperlo"

Si accomoda in seguito vicino ad Immanuel.

*Joshua raggiunge infastidito la sala principale, nota l'ispettore Hall e Immanuel seduti accanto, prende il biglietto e lo mostra all'ispettore*

"Salve, ho trovato questo biglietto nella mia stanza, c'è qualcosa che mi deve chiedere?"

*Si accomoda in una delle sedie presenti nella sala e osserva accigliato l'ispettore che sembra essere piu' interessato al libro di Immanuel*

Si può tradurre con "Libro della Salvezza". È un compendio di nozioni sulla metafisica del noto filosofo e medico persiano Ibn Sina, noto in Occidente come Avicenna.

Inizia così la spiegazione dell'irsuto docente, mentre sfoglia vari appunti dispersi sul tavolo pieni di note. Quasi febbrilmente, aggiunge ogni tanto qualche nota o commento sui medesimi, mentre prosegue con la rapida summa dell'opera del matematico medievale.

Possiamo considerarlo una delle opere più importanti sulla metafisica, ma vi sono anche appunti di fisica e di matematica. Credo vi siano poche opere che possano unire così perfettamente scienza e religione. Pensavo di impostare il corso del prossimo semestre sulla sua figura e su Aristotele, in particolare.

Prende un attimo di pausa, compilando ancora qualche foglio, prima di concludere il suo brevissimo monologo con un ricordo su Layla.

La defunta ospite, possa ella riposare in pace, mostrò evidenti segni di tedio al riguardo. Mai avrei immaginato avesse voluto studiare la teoria sul futuro delle anime così da vicino o così presto.

Mentre è intento a scrivere su alcuni fogli alcune delle spiegazioni dategli da Immanuel, l'ispettore si volta verso Joshua, osservandolo. Ciancica con la pipa fissandolo a lungo e osservandone i tratti duri caratteristici di un boscaiolo, per poi distaccare il boccaglio della pipa dalla bocca e rivolgersi verso il taglialegna

"Voi siete Joshua. Joshua Plummer giusto?"

Continua a fissargli il volto, soffermandosi per qualche attimo sulla barba di egli tornando a fumare la propria pipa. Alza le spalle, distogliendo lo sguardo.

"Chiedere è ancora presto, Signor Plummer"

Si rivolge con un tono deciso

"Avete mai avuto modo di intavolare un discorso con la vittima?"

Alterna lo sguardo sui due, rivolgendosi ovviamente ad entrambi. Si sofferma infine su Immanuel, prendendo la propria cartella e spegnendo la pipa

"Interessanti concetti. Dovrò procurarmi tale libro. Un'ultima cosa. Dalle ultime vostre parole deduco che vate avuto modo di parlare con la signora Loveworth"

Gli sorride, gesticolando con la pipa per poi riporla nel suo soprabito. Attende la risposta di Immanuel, per alzarsi e fare un inchino con la testa

"Vi ringrazio. Ora mi ritiro nelle mie stanze. Vi auguro una lieta serata ad entrambi"

Fa un sospiro, dando un'ultima occhiata alla stanza per poi percorrere la strada che conduce alle proprie stanze.

Annuisce distrattamente alle parole dell'ispettore, annotando qualche altro appunto su un nuovo foglietto. La riserva di superfici cartacee su cui scrivere pare illimitata, la capiente valigetta vicino al professore pare esserne una fonte inesauribile.

Oh, sì. Intrattenemmo qualche discussione più o meno articolata sulla filosofia e su argomenti come etica e morale. Ma non mi sembrò troppo entusiasta del confronto.

Qualche attimo di pausa, durante i quali sembra cogitabondo, salvo poi alzare le spalle quasi disinteressato del tragico destino della ragazza.

Ad ognuno il suo, suppongo. Tuttavia, pareva particolarmente interessata a riflessioni sulla matematica e sul simposio di Platone. Forse perché le ricordava qualche avvenimento passato? Non saprei proprio dire.

Alza lo sguardo verso l'ispettore, salutandolo con rude gentilezza.

Passate una buona notte, ispettore. Essendo uno degli investitori di questo maniero, gradirei aver avuto qualche ulteriore particolare sulle cause del decesso della ballerina, ma suppongo vi sia tempo.

Robert Irving Kleene, proprietario della Residenza.
Era nella sua stanza quando sbucò un biglietto da sotto la porta, una busta con sopra inciso a penna il suo nome. Si chinò con fatica per afferrarla, aprirla e leggerne il contenuto.

...

Uh? Cosa sarà successo?
Nel frattempo il piccolo gatto bianco correva per le mensole della stanza, saltando da una parte all'altra.
Buxy, vieni qui. Hanno chiesto la nostra presenza in sala principale.
Il gattino si avvicinò al suo proprietario, salendo sulle spalle. Il buon vecchio Robert prese il bastone, usato più che per aiuto, per avere un'aria più regale e si presentò in sala.

...

L'ispettore Richard Hall aveva imposto uno stato di fermo per tutti, ospiti e residenti.
Cosa? C'è stato un omicidio nella mia residenza?
Robert infilò la mano nel taschino interno della sua giacca, prendendo un fazzoletto di stoffa per asciugarsi la testa.
*sospiro* Non ho più l'età per cose del genere. Ma non perdonerò mai un criminale che ha ucciso nella mia residenza.
Stanco e appesantito dalla sua stazza, l'uomo decise di andarsi a sedere con Buxy su una poltrona.

Utente Data d'iscrizione : 17.12.09

Appena Robert Irving Kleene si adagiò sulla poltrona, il maggiordomo Alfred Maloone si materializzò nella sala rivolgendosi al padrone: "Signore, desidera qualcosa?".

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