Gara FLASH BACK - LA PIAZZA

Che emozione...

Una serata strana.
Nell'aria, quasi palpabile, un profumo di attesa.
River lo sente, quel profumo, mentre si avvicina ai cancelli della cittadella. Un mantello di pelliccia rossiccio la avvolge.


Annusa l'aria. Non è da sola, e lei lo sa. I suoi amici si muovono come ombre nel bosco. 
Attesa.
Siamo qui, Fiume Rosso. Siamo qui.
Vai avanti.
Ti seguiamo.


Ha voglia di ridere, quasi.
Non ama le città, ma questa è speciale. Lo sente.
Le voci dei suoi amici la seguono. River entra nella cittadella, a capo scoperto, e si ferma in mezzo alla piazza, inspirando profondamente, annusando.
Ha gli occhi lucidi.

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Che bello, si inzia!  Buona partita a tutti...

Con passo quasi timoroso, un uomo si avvicina ai cancelli della cittadella. Chissà quale nuova avventura gli aspetterà.

Che sensazione strana essere di nuovo qui dopo tutti questi anni...

Credevo di aver ormai chiuso con tutto questo ma invece...

Il solito odore nauseabondo nell'aria...La solita sensazione di morte che aleggia in ogni dove...

Beh, mia cara Cittadella, di nuovo io e te... Io contro te...

Un sorriso quasi rassegnato...Il piede varca il cancello...

E tutto ha inizio...

La locanda è pronta eppure.........mi sembra che manchi qualcosa  
azz è vero meglio che testa che ho....corro a prenderlo .^^

Ah volete l indizio???
Corri corri che è tardi........

Vedo Rugiada nascosta nell'ombra....chissa come mai o.o.
Bah quella ragazza è sempre più strana.

Ci sono visi che conosco da lungo tempo.
Altri mai visti.
Ma le conoscenze in questo caso non sono una garanzia...

"Correva l'anno di metà millennio quando roghi e pire s'ergevano in quella città; la Conoscenza rinnegata e l'individualismo punito.. Il Caos dominava le loro menti e i loro corpi.


Nel mentre tutto ciò accadeva un uomo era li ad osservare, in attesa di ciò che Loro avrebbero potuto compiere per portare a termine la propria missione.."

Ed oggi, dopo generazioni, un nuovo IO è pronto ad iniziare la sua battaglia..


L'anulare iniziava a prudere appena, il segno di ciò che ero diventato..  

La giovane e candida Elayne si strinse le mani, mentre entrava nel piccolo anfiteatro, per il suo esame.
Una reazione istintiva, a cercare di reprimere il suo timore. Non era mai riuscita a passare questo esame eppure era la più brava della sua classe.
Non era mancanza di conoscenze, ma ahimè il classico blocco che separava molti studiosi e aspiranti praticanti dottori, dalla teoria alla pratica.
Elayne aveva desiderato da sempre diventare la prima donna dottore del suo paese ... e sapeva che il suo insegnante e mentore riponeva grandi speranze in lei.
Ma era stato anche diretto e deciso, questa mattina.
Ricordava le sue parole come se fossero scolpite con lettere di fuoco nella propria mente.
"Milady, sia ferma e concentrata oggi. E' la sua ultima occasione, e il fiore della comunità medica sarà presente ad osservarla, durante questa autopsia. In caso di ulteriore fallimento, dovrà abbandonare la sua carriera medica."

Certo che questo non aveva aiutato la sua tranquillità nell'affrontare l'imminente esame...
Elayne si morse le labbra e si fece coraggio, entrando nella stanza.

Ormai non conosceva più nessuno, era passato tanto tempo, ma sperava comunque di trovare un bigliettino sotto la porta.

''Ce l'hanno rubato!   Noi sappiamo chi è stato!''

''E basta con queste supposizioni, altrimenti nessuno ci vorrà come amici...
Zitto, aspettiamo l'arrivo del padrone.''