La Piazza di Gara 19

Criminaaaaaaaaleee . . .
Aaaaaaaaaaaaaahaahahahaha . . .
Aaaaaaaaaaaaaahaahahahaha . . .
Aaaaaaaaaaaaaahaahahahaha . . .

* Si guarda a torno . . .
Volge la testa a destra . . .
A sinistra . . .
Di nuovo a destra . . .
Osserva . . .

Ridacchia . . .

Spalanca gli occhi . . .

. . . B u f f a . . .

Che sciocca . . .

Sorride . . . Affabile . . .
Sbatte le ciglia . . . *

Inutile cercare chi non viene.
Inutile chiamare chi non sente.
Inutile . . .

. . . A s s o l u t a m e n t e . . .


POST 2

* Nonostante l'abitudine radicata, un sospiro le sfugge dalle labbra all'arrivo *

Pfui

*borbotta scontrosa, stringendosi intorno al corpo il mantello di lana frigia, un lungo sguardo obliquo ai presenti e niente di più...continua per la sua strada, solitaria come sempre*


POST 1

in questa prima giornata in cittadella non ne sto capendo niente!!!!!!!!!!...cerco qualcuno cn cui comunicare...almeno per avere un pò il quadro della situazione.....nella notte mi nascondo e poi involontariamente e inaspettatamente mi addormento....sarà stata sicuramente la stanchezza di questa prima giornata ad avermi UCCISOOOOO di sonno...


POST 2

"Madame, ecco a voi". Il pinguino afroamiricano le porge un cappello a tesa larga nero.
La donna si gira, lo guarda e con un gesto lo rifiuta.
Poi si stringe nel lungo cappotto nero con il collo di pelliccia.
"Geoffrey, che dici? Ci annoieremo?"
Lui ossequioso come un mastino inzerbinito:" Madame, poco porbabile. Ricordate l'ultima volta?... "
Lei lo fulmina inarcando un sopracciglio: " Che fai? Sfotti pure?"
Irrigidisce le spalle: "Non ho cominciato io, Madame.."
Le labbra carminio si atteggiano ad un sorriso che nulla ha di ilare, anzi gridano pericolo e l'uomo lo sa.
"Lo hai notato anche tu, vedo."
Si voltò a guardare la piazza mentre una giovane jolly rimbalzava tra una risata e una parola.
Il sorriso ora era genuinamente divertito.
"Hai preparato gli inviti?"
"Si, Madame. Ma ho notato che lui l'ha escluso."
"Se fa lo strafottente in piazza mandandoci a quel paese che se ne stia pure a casa sua!"
"Si, Madame."
Allunga una mano protteta dal freddo in morbidi guanti di capretto nero e il maggiordomo le porge un bastone da passeggio con il manico lavorato in argento.
"Ah Geoffrey??..."
"Si, Madame.."
"La prossima volta che ironizzi gli vai a fare compagnia."
"Scusi?!"
"Vedrai che ti troverai bene con Lestat... Sempre che ti piacciano i suoi capricci."
Mortificato il maggiordomo raccoglie i bagagli.
"Vedrò di ricordamene, Madame."
"Ecco, bravo..."
Entrambi si avviarono verso la casa.


POST 1
(...una cittadella senza tempo; ognuno la vede con occhi diversi, ognuno la vede come meglio crede...alla fine la cittadella è solo mura e fumo: o ci sguazzi dentro o voli al di sopra di essi!!!)

Ezechiele ha scritto:

in questa prima giornata in cittadella non ne sto capendo niente!!!!!!!!!!...cerco qualcuno cn cui comunicare...almeno per avere un pò il quadro della situazione.....nella notte mi nascondo e poi involontariamente e inaspettatamente mi addormento....sarà stata sicuramente la stanchezza di questa prima giornata ad avermi UCCISOOOOO di sonno...

Il magrolino e giovane ragazzo si avvicina allo stremato nuovo giunto.

"Signore, vi sentite bene? Avete per caso bisogno di un medico?"

Chiede con aria preoccupata.


POST 3

ehi ... pisss... Gè... gè.... come diamine ti chiami... vieni qui..
"Si .. Messer.. dica.. e si sbrighi.. la signora ha fretta"
Fretta ?? di fare ?? devi portare solo bagagli... che fretta ha .. è appena arrivata...
fino a quando organizza il suo party.. c'è tempo...
Piuttosto... come mai non vuole invitarmi ?
"Lei è stato scurrile nel saluto comunitario Sir... non l'hanno presa bene"
Si si Geoffff gay... ops ... frey... e mi dica mi dica .. alloggia sempre nello stesso posto ??
"Si .. sempre la solita prende la Signora.. sono anni .. ne è affezzionata"
aaaaaaaah maledizione.. se non mi inviterà a quella festa... dirà a mio papy che li ho mandati a fare tutti in c....
"Messere.. cosa fà .. continua..?? è vero che qui non ci sente nessuno.. ma non è il caso di rincarare la dose..."
Si si ... Geospazi.... ffffrey... diamine.. un servo con un nome migliore??? c'è ne sono tanti.. la sua padrona .. da gusti davvero orripilanti.. in tutto... comunque..
si inventi qualcosa.. anche per sbaglio... e mi consegni quell'invito..
oppure faccia una battuta... almeno non resto solo a casa .. se tutti vanno al ricevimento..
la Signora manderà lei a star con me... hehehe Geo.. e poi si che son caz.... tua..
" ma Messere.. lei è proprio incorreggibile... le farò sapere..."

Il maggiordomo ritorna nella dimora della sua padrona...
il fesso ragazzino.. continuò ad origliare.. dopo di che ... rubò caramelle .. e tornò in casa !


POST 3
(Se anche Lestat ruola, vuol dire che "ANIKA, il bacio del vampiro" sta davvero prendendo la giusta direzione!!!)

La giovane ostetrica parla ai presenti; uno sguardo troppo vago e troppo al di sopra delle loro teste, per affermare che porti la giusta attenzione.

"Ricordate la prima cosa detta? Della prima, la prima è l'essenziale. E per ogni verità, un non-senso a nutrire il pavone dalla multicolore coda aperta. Ascolta tutto, leggi con attenzione e poi apporta la dovuta sottrazione. Il risultato si paleserà quanto mai facile. Ovvio."



Il cieco vegliardo, tentennando nel deambulare attorno alla femmina, parla.

"Non ascoltatela, è una sporca bugiarda. E' un sogno, ma non sa di esserlo.
Della prima cosa detta, la seconda è l'essenziale."



Il pargolo biondo dai capelli arruffati, si pronuncia.

"Non ascoltate chi parla prima di me. Dice solo bugie."



E termina il vecchio sulla sedia a rotelle, con le mani incrociate in grembo e un tiepido sorriso che ne distorce le labbra legate dallo spago.

"Oltre a ciò, chiedetevi: quanti rami ha un albero?

Contare i rami di un albero è cosa difficile, sono troppi e troppo vari.
Ma grazie a Dio, salvo le dovute eccezioni, il corpo ha un preciso numero di: occhi, orecchie, braccia, gambe, capezzoli, corde vocali, palpebre. Riuscite nella somma e poi sottraete come ha detto quello che pare essere il mio sogno."


POST 2
(...finalmente piazza per intenditori e non per farfugliatori di banalità!!!)

*Come sempre in sella al suo fido Re Nero,ed al suo fianco l'immancabile Cerbero,mastino dalle fattezze quasi demoniache,si avvicina ai cancelli della cittadella...

-Troppo tempo e' passato dall'ultima volta che varcai questa soglia...Chissa' cosa mi aspetta...Morte o vita???Attacchi o protezione???L'unico modo che ho per scoprirlo e dismettere qualsiasi indugio e varcare questa maledetta soglia...Di nuovo...Come allora...-


POST 1

Mentre il pianoforte intona le prime note musicali con il basso che ritma un buon giro atavicamente cardiaco, la bella Lukretia prende il microfono e sussurra parole che ricordano le strade di una vecchia città, le carica di tristezza per un amore psezzato, per un tradimento consumato nel sangue e nelle lacrime, per una vendetta agognata...
I suoi occhi intercettano i movimenti goffi e impacciati di Geoffrey, così lascia il microfono alla cantante di ruolo e camminando su quei tacchi vertiginosi, si avvicina come un rapace alla preda.
"Geoffrey..."
"Si, Madame.." sbuffa sotto il peso dei bagagli.
"Hai parlato con lui?"
Gli occhi dell'uomo si dilatano un poco. "Non mi permetterei mai, Madame.."
Due fessure sottili incorniciate da due ventagli di ciglia straordinariamente nere lo fissano in silenzio.
"Non dire balle!" Sbotta lei. "Se pensa di mettere piede qui si sbaglia di grosso!"
Con passo impettito si dirige verso il bancone del bar.
"Sam, suonala ancora!" Urla al pianista.
Geoffrey sa che non è finita là. Ma perchè diavolo ha dato retta a Lestat?


POST 2

Eccomi nella cittadella, vado subito a casa e accendo la tv...vediamo cosa danno ??
aah bello Willy il principe di Bel Air!!!
Bellissimo adesso mi metto a letto e guardo la tv con un bel bicchierone di vino e un panino con la porchetta, e che porchetta....
a domani mie care CAVIE


POST 1

*Zahor si trovo' per caso a passare davanti ad una finestra illuminata dalla quale proveniva una musica dolcissima che gli ricordava un vecchio film...Incuriosito' si allungo' a sbirciare verso l'interno e vide una bellissima figura femminile inveire contro un...un...non so contro cosa...ma lei era davvero bellissima...Chissa' cosa ha potuto farla infuriare tanto...

-Bah,nn credo siano affari miei...-

*Pero' questa notte si sentiva molto solo e senza nemmeno rendersene conto si trovo' di fronte all'ingresso del locale...

-Cotton Club...-

*Lesse ad alta voce..."un nome molto futuristico" penso'...

*Si sedette al bancone del bar e guardandosi intorno gli tornarono alla mente i vecchi fasti della Piccola Lucciola,il locale che un tempo fu il piu' di moda presso la cittadella...Con un briciolo di malinconia ordino' un whiskey e lo bevve d'un fiato,come era solito fare in momenti di ricordi come quello...


POST 2

*E ancora sola nel suo girovagare la donna finisce per fermarsi davanti a quel locale, ascolta la musica e cerca di guardare attraverso i vetri, si stringe nelle spalle indecisa, poi scuote il capo sotto il cappuccio e va via, questa notte è ancora presto... domani, domani è un altro giorno....*


POST 2

qualcuno ha tentato di spingerla giù da quell'asse..tentando di insinuare in lei qualche menzogna..ma lei continua per la sua strada..domani deciderà cosa fare..domani arriverà a destinazione e vedrà il da farsi..
per ora si guarda intorno..le informazioni che giungono alle sue orecchie saranno utili in futuro..

un uomo le si avvicina dopo aver compiuto qualcosa di estremamente grave..

"signorina,vuole unirsi a me?Potremmo essere amici.."
"potremmo,ha ragione..ma i suoi occhi mi dicono che non lo saremo..neanche vi conosco e già mi chiedete di esservi amico?"

e proseguì per la sua strada..sentendo su di lei lo sguardo di quell uomo che forse stava già pensando a lei come alla sua prossima vittima..


POST 2

strani rumori arrivano dalla finestra...spengo la candela e con passo leggero mi accosto ad essa....
due occhi di gelo fanno capolino dal buio un sibilo orribile arriva alle mie orecchie ...

" perchè non mi inviti ad entrare....? invitami nella tua dimora....."

affannata da uno strano sogno mi risveglio sulla potrona in cucina....dolorosi ricordi tormentano la mia mente ...
ma questa non è Salem's Lot ... questa è la cittadella .... qui entrano e basta....


POST 2

Ed egli fece ingresso nella cittadella. Un cappotto di pelle, dal color beige, discendeva fino a coprire le ginocchia, mentre una cinghia di cuoio teneva stretto i due lembi. Dei guanti a mezzodito erano indossati, con le mani strette a pugno. Un cappello con al tesa che gli copriva la fronte, calcato fino alle orecchie, lo rendeva misterioso alla vista altrui. Lo sguardo si posava su ogni passante delle cittadella, scrutando ognuno di loro. In cerca di nessuno e di tutti. Non ha preda non ha dimora, se non la sua casa e un figlio, morto chissà dove.

"Ehi tu!" urlo versò Zahor, uomo a cavallo, con a seguito un cane.

"Vieni, che ho da parlarti..."

e si avvicinò a quella figura


POST 1

*Un lontano galoppo si ode in lontananza....lo si sente avvicinare...si ferma innanza il cancello della cittadella una carrozza trainata da 3 cavalli...il cocchiere apre la piccola porticina della carrozza dalla quale esce una elegantissima dama ammantata...tra le mani un libro...*

Eccoci arrivati mio caro Abberline...su su forza aiutami con i bagagli....anzi prendi solo il baule con i libri....mi ritorneranno utili...oh si saranno davvero essenziali....occupati dei bagagli io devo correre ad accogliere i miei ospiti....


POST 1

Oggi mi sveglio col piede giusto....vado subito a comprae un bel animaletto domestico...opto per una bellla Chimera...mastodontice e feroce, mi proteggerà da chiunque mi voglia male!!!


POST 2

ascolta ciò che dice la signorina Arials riguardo qualcuno che le ha chiesto di essere ospitato in casa sua..che sia la stessa persona che l'ha chiesto anche a lei e che stanotte l'ha intimorita al punto di far vacillare le forti certezze che aveva??

chiama la donna in disparte e le chiede :"vuole fare due chiacchiere con me?Sento che potrebbe aiutarmi a capire qualcosa.."

e intanto si guarda intorno..quante anime in questa cittadella..ognuno cerca qualcosa..indizi..ma lei sa già dove recarsi..e non tarderà ad arrivarci..stasera sarà già a destinazione,sperando di trovare qualcuno..


POST 3

Con un bel po' di ritardo ritorno in cittadella con un bel po' di gente già presente:
-Chiedo scusa signori mi sono fermato un attimino in pescheria per prendere un po' di pesce per i miei ospiti...E che pesci sono rimasto incantato dalla grandezza delle spigole,delle orate,dei cefali...Questa sera miei cari ospiti zuppa di pesce!!!


POST 1

Ritorna in cittadella con passo di marcia.
Il frusciare del vento tra le foglie secche assomiglia all'alito gelido della morte.
Come sarebbe andata questa volta?
Il cielo era grigio, non mostrava nemmeno un barlume di sole... sole..luce...
ci sarebbe stata qualche speranza?
Sivra guardò il patibolo ancora vuoto, ma che quella sera avrebbe impalato la prima vittima.

Due bambini che stavano giocando la urtarono.
Ehi voi due! State attenti maledizione !!
Quel giorno era particolarmente nervosa....delle parole le rimbombavano continuamente nella testa, causandole un fastidioso pulsare.
*Se il destino di un uomo è annegare, annegherà anche in un bicchier d'acqua*


POST 3

. . . Abominevole l'uomo schiavo . . .
Uomo, attento, all'uomo ladro

* Si accosta, leggera, all'ostetrica
Si avvicina alle spalle
S i l e n z i o s a
Impercettibile

Le labbra sul suo orecchio sinistro . . . *

Per ogni verità un non-senso
Per ogni verità un non-senso
Per ogni verità un non-senso
Per ogni verità un non-senso

* Ripete cantilenando
Spalanca gli occhi
La prende . . . dal sacchetto
la s t e l l i n a

La stringe in mano

La lascia fra le sue . . . *

Tu hai ragione e non ti ascolteranno
Tu dici il vero e non sarai creduta
Tu . . .

Diventa la mia Ivy
Diventa la mia Ivy
Diventa la mia Ivy

* Ogni parvenza di serietà
dell'ipotetico discorso
si infrange

Nella voce che ritorna stridula e giocosa

Nello scampanellio che si diffonde

Nel sorriso che si illumina sul volto giullaresco

Un balzo indietro
Un salto ancora
Fa la ruota
e poi la capriola

Negli occhi grandi
un pozzo di follia

Eppure infondo una lucida realtà . . . *


POST 3

La mano destra scosta appena il lembo del mantello, facendo intravedere i suoi pantaloni , tenuti alla vita da una cinta di cuoio. Un coltello a serramanico, con una lama da circa quindici centimetri è infilato in un fodero, legatos aldamente al polpaccio. Scruta ed osserva i vari passanti, per poi sospirare e avviarsi verso casa...a rendere omaggio ai suoi ospiti.


POST 2

"Geoffreyyyyy!?!?!... Se lo becco a fare bisboccia con quel damerino di Lestat è la volta buona che..."
Il maggiordomo dunque aveva seguito chi lo aveva avvicinato forse.
Si volta con il volto indurito dalla rabbia mattutina per non aver bevuto un caffè decente.
La piazza sembra vuota, ma ci sono occhi che la guardano e quel quartetto, non certo adatto al suo locale, la incuriosisce e nello stesso tempo osserva il piccolo volto biaccato che con i suoi volteggi scampanellati sussurra insane parole.
"Folletto chissà cosa mi susserresti dopo aver sentito le mie di parole", borbottò tra sè.
L'espressione è quello della donna bianca di Harlem cresciuta tra gli afroamericani, che ha imparato che una donna deve essere dura due volte più di un uomo se vuole sopravvivere a questo mondo.
Osserva per ora e sorride alle richieste notturne che le sono state fatte.
La luce o le tenebre?
La verità o la menzogna?
Acqua santa o fuoco eterno?
Il Bene o il Male?
Sogghigna: possibile che si esordisca sempre allo stesso modo?, pensa guardando il cielo freddo e duro come l'acciaio.
Ma in fondo la cittadella è bella perchè ha le sue contraddizioni e i suoi punti fermi.
Riggira tra le mani uno dei tanti inviti.



POST 3

Un tempo la gente era convinta che quando qualcuno moriva un mietitore portava la sua anima nella terra dei morti. A volte però accadevano cose talmente orribili, tristi e dolorose che l'anima non poteva riposare in pace. Così a volte ma solo a volte, il mietitore riportava indietro l'anima perchè rimettesse tutto a posto.




POST 3