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Titolo: Re: Topic delle dediche Lun 20 Ott - 2:56
X lacrimuccia la mia sorellina...
LacrimadiSangue Moderatore Temporaneo
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Titolo: Re: Topic delle dediche Lun 20 Ott - 12:57
Commossa io
Teo sei un tesoro !!!!!
Xerodark Utente
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Titolo: Re: Topic delle dediche Lun 20 Ott - 13:42
LacrimadiSangue ha scritto:
Commossa io
Teo sei un tesoro !!!!!
la mia sorella bella bella!!!!
LacrimadiSangue Moderatore Temporaneo
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Titolo: Re: Topic delle dediche Ven 14 Nov - 0:31
* La Rosa e l'Usignolo* Ha detto che ballerà con me se le porterò delle rose rosse – si lamentava il giovane Studente – ma in tutto il mio giardino non c’è una sola rosa rossa. Dal suo nido nella quercia lo ascoltò l’Usignolo, e guardò attraverso le foglie, e si meravigliò: - Non ho una rosa rossa in tutto il mio giardino! – si lamentava lo Studente, e i suoi begli occhi erano pieni di lacrime. - Ah, da qual sciocchezze dipende la felicità! Ho letto gli scritti di tutti i sapienti, conosco tutti i segreti della filosofia, ciononostante la mancanza di una rosa rossa sconvolge la mia vita! - Ecco finalmente un vero innamorato – disse l’Usignolo. – Notte dopo notte ho cantato di lui, nonostante non lo conoscessi: notte dopo notte ho favoleggiato la sua storia alle stelle, e ora lo vedo. I suoi capelli sono scuri come i boccoli del giacinto, e le sue labbra sono rosse come la rosa del suo desiderio; la sofferenza ha reso il suo volto simile a pallido avorio e il dolore gli ha impresso il suo sigillo sulla fronte. - Il Principe da un ballo domani sera – sibilava il giovane Studente – e la mia amata vi andrà. Se le porterò una rosa rossa ballerà con me fino all’alba. Se le porterò una rosa rossa la terrò fra le mie braccia ed ella piegherà il capo sulla mia spalla, e la mia mano stringerà la sua. Ma non c’è una rosa rossa in tutto il mio giardino, e così io siederò solo, ed ella passerà dinnanzi a me senza fermarsi. Non avrà nessuna cura di me. E il mio cuore si farà a pezzi. - Ecco certamente un vero innamorato – disse l‘Usignolo. – Ciò che io canto, egli lo patisce, ciò che per me è gioia, per lui è pena. Davvero l’Amore è una cosa straordinaria. È più prezioso degli smeraldi e degli splendidi opali. Perle e granati non possono comperarlo, e non è in vendita sulla piazza del mercato. Non possono comprarlo i mercanti, né pesarlo le bilance dell’oro. - I musicanti siederanno nella galleria – proferiva il giovane Studente – e suoneranno i loro strumenti, e la mia amata ballerà al suono dell’arpa e del violino. Ballerà così leggera che i suoi piedi non toccheranno intorno. Ma con me non danzerà, perché io non ho una rosa rossa da offrirle e si gettò sull’erba, si chiuse il volto tra le mani, e versò lacrime. - Perché piange? – chiese la Farfalla, che piroettava qua e là inseguendo un raggio di sole. - Già, perché? – sussurrò una Pratolina al suo vicino, con voce sommessa e tenera. - Piange per una rosa rossa – disse l’Usignolo. - Per una rosa rossa! – esclamarono quelli. – Che ridicolaggine! – e il Ramarro, che era un po’ sprezzante, rise di gusto. Ma l’Usignolo comprendeva il segreto dolore dello Studente, e restava taciturno sulla quercia, a pensare sul mistero dell’Amore. D’improvviso distese le sue brune ali e volò, si librò nell’aria. Passò attraverso il boschetto come un’ombra, e come un’ombra svolazzò sul giardino. Al centro dell’aiuola erbosa s’ergeva un bellissimo Rosaio, e non appena l’Usignolo lo vide volò sopra di lui e si posò su un ramo. - Dammi una rosa rossa – supplicò – e ti canterò la mia canzone più dolce. Ma il Rosaio scosse il capo. - Le mie rose sono bianche – ribatté – bianche come vuole la schiuma del mare, e più bianche della neve sulla montagna. Ma va da mio fratello che cresce accanto all’antica meridiana, e forse ti darà quel che desideri. Allora l’Usignolo volò sul Rosario che germogliava accanto all’antica meridiana. - Dammi una rosa rossa – supplicò – e ti canterò la mia canzone più dolce. Ma il Rosario scosse il capo. - Le mie rose sono gialle – affermò - gialle come i capelli della sirena che siede sopra un trono d’ambra, e più gialle del narciso che sboccia nel prato prima che il mietitore giunga con la sua falce. Ma va da mio fratello che germoglia sotto la finestra delle Studente, e forse ti darà quel che desideri. Allora l’Usignolo volò sul Rosaio che cresceva sotto la finestra dello Studente. - Dammi una rosa rossa – supplicò – e ti canterò la mia canzone più dolce. Ma il Rosario scosse il capo. - Le mie rose sono rosse – rispose – rosse come i piedi della colomba, e più rosse dei grandi ventagli di corallo che oscillano nelle grotte degli oceani. Ma l’inverno ha ghiacciato le mie vene e il gelo ha dilaniato i miei boccioli, e l’uragano ha spezzato i miei rami, e non avrò più rose quest’anno. - Una sola rosa rossa è tutto ciò che ti chiedo! – urlò l’Usignolo. – Non c’è proprio nessun sistema per averla? - Un modo c’è – rispose il Rosario – ma è terribile che non ho il coraggio dirtelo. - Dimmelo – implorò l’Usignolo – io non ho paura. - Se vuoi una rosa rossa – disse il Rosaio – sei costretto formarla con la musica al lume della luna, e colorarla col sangue del tuo cuore. Devi cantare per me col petto contro una spina. Tutta la notte devi cantare per me, e la spina deve trafiggere il tuo cuore, e il tuo sangue vivo deve scendere nelle mie vene e diventare mio. - La morte è un prezzo alto da pagare per una rosa rossa – si dolse l’Usignolo – e la vita è così cara a tutti. È dolce tardare nel bosco verde, e ammirare il Sole nel cocchio d’oro, e la luna nel suo cocchio d’argento. Dolce è il profumo della vitalba, e dolci le campanule azzurre che si celano nella valle, e l’erica che fiorisce sul colle. Ma l’Amore è più prezioso della Vita, e cos’è mai il cuore di un uccellino equiparato al cuore di un uomo? Così piegò le ali brune nel volo, e si librò nell’aria. Passò attraverso il giardino come un’ombra, e come un’ombra volò sopra il boschetto. Lo Studente era ancora steso nell’erba, là dove lo aveva lasciato, e il pianto non s’era ancora rasciugato dai suoi occhi. - Sii felice – gli urlò l’Usignolo. – Sii felice! Avrai la tua rosa rossa! Io la formerò con la musica al lume della luna, e la colorerò col sangue del mio cuore. Tutto ciò che ti chiedo in cambio è d’essere un vero innamorato, perché l’Amore è il più giudizioso della Filosofia, per quando saggia essa sia, e il più autorevole del Potere, per quando potente esso sia. Sono color di fiamma le sue ali, color di fiamma è il suo corpo. Le sue labbra sono dolci come il miele, e simile all’incenso è il suo alito. Lo Studente alzò lo sguardo dall’erba e si pose ad ascoltare, ma non gli era possibile capire ciò che l’Usignolo gli diceva, dopo che capiva solo parole che sono scritte sui libri. Ma la quercia capi, e si addolorò, poiché voleva bene al piccolo Usignolo che si era costruito il nido fra i suoi rami. - Cantami un’ultima canzone – gli bisbigliò. – Mi sentirò molto sola quando te ne sarai andata. Così l’Usignolo cantò per la Quercia, e la voce era come l’acqua che si sparge gorgogliante da un’anfora d’argento. Finita che fu la canzone, lo Studente s’alzò, e trasse di tasca un taccuino e una matita. - Questa creatura ha stile. Disse a se stesso – è un fatto che non si può contestare, ma avrà inoltre sentimenti? Ho timore di no. In verità, è come la maggior parte degli artisti, tutta forma, nessuna lealtà. Non si offrirebbe in sacrificio per gli altri. Pensa solamente alla musica, e tutti sanno che l’arte è egoista. Bisogna in ogni modo ammettere che ha note incantevoli nella sua voce. Peccato che non significano nulla, e non abbiamo alcun’utilità pratica. E andò in camera, e si stese sul suo piccolo letto, e cominciò nuovamente a pensare alla sua amata, e dopo un po’ di tempo, s’addormentò. E quando la Luna spiccò nei cieli l’Usignolo volò dal Rosaio, e pose il suo petto contro la spina. Tutta la notte cantò col petto contro la spina, e la fredda Luna di cristallo si chinò ad udirlo. Tutta la notte cantò, e la spina si spingeva sempre più profonda nel suo petto, e il suo sangue vitale fluiva da lui. Prima cantò dell’amore che germoglia nel cuore di un fanciullo e di una fanciulla. E sul ramo più alto del Rosaio fiorì una rosa magnifica, petalo dopo petalo come nota dopo nota. Pallida era in un primo momento, come la nebbia sospesa sul fiume, pallida come le orme del mattino, e argentea come le ali dell’alba. Come l’ombra di una rosa in uno specchio rosa che fioriva sul ramo più alto del Rosaio. Ma il Rosaio urlava all’Usignolo di premere più forte sulla spina. - Premi più forte, piccolo Usignolo – urlava il Rosario – o il Giorno spunterà prima che la rosa sia completata. Così l’Usignolo premette più forte sulla spina, e più forte si fece il suo canto, esseri che cantava il venire al mondo della passione nell’anima di un uomo e di una donna. Una tenue striatura rosea si sparse nei petali del fiore, simile al rossore che si spande sul volto dello sposo quando bacia le labbra della sposa. Ma la spina non era giunta al cuore dell’uccellino, e il cuore della rosa restava bianco, perché solo il sangue del cuore di un Usignolo può invermigliare il cuore di una rosa. E il Rosario urlava all’Usignolo di premere più forte sulla spina. - Premi più forte, piccolo Usignolo, o il giorno spunterà prima che la rosa sia completata. Così l’Usignolo premette più forte sulla spina, e la spina gli toccò il cuore, e un violento spasimo di dolore lo trafisse. Più e più penoso era il dolore, e più e più selvaggio si faceva il canto, poiché ora cantava dell’Amore che è reso perfetto dalla Morte, e dell’Amore che non muore nella tomba. E la stupenda rosa diventò vermiglia, come la rosa del cielo d’Oriente. Vermiglia la fascia dei petali intorno alla corolla, e vermiglio come il rubino era il suo cuore. Ma la voce dell’Usignolo si fece più debole, e le sue piccole ali iniziarono a sbattere, e un velo discese suoi occhi. Più e più debole si fece il suo canto, e qualche cosa lo soffocava in gola come un pianto convulso. Allora proruppe in un ultimo slancio di musica. La bianca Luna lo ascoltò, e dimenticò l’alba, ed esitò nel cielo. La rosa rossa lo udì, e fremé tutta d’estasi, e aprì i suoi petali alla fredda aria del mattino. L’eco e il ripetè nel suo antro color porpora sui colli, e risvegliò dai loro sogni i pastori dormienti. Ondeggiò fra i giunchi del fiume, ed essi portarono il suo messaggio al mare. - Guarda! Guarda! – gridò il Rosario – la rosa è perfetta, ora! Ma l’Usignolo non rispose, perché stava steso morto nell’erba alta, con la spina nel cuore. A mezzogiorno lo Studente aprì la finestra e guardo fuori. - Che sbalorditivo colpo di fortuna! – disse con enfasi. – Una rosa rossa! Non ho mai visto una rosa come questa in tutta la mia vita. È così bella che senza dubbio avrà un lungo nome latino – si sporse, e la colse. Poi si mise il cappello, e corse a casa del Professore con la rosa in mano. La figlia del Professore sedeva in veranda, aggomitolando della seta azzurra su un arcolaio, e il suo cagnolino le stava disteso ai piedi. - Avevate promesso di ballare con me se vi avessi portato una rosa rossa – urlò lo Studente – ecco la rosa più rossa di tutto il mondo. La porterete stasera sul cuore e mentre danzeremo insieme vi dichiarerà quando vi amo. Ma la ragazza corrugò la fronte. - Temo che non sia adattata al mio vestito – rispose – e poi, il nipote del Ciambellano mi ha mandato in dono dei gioielli veri, e tutti sanno che i gioielli valgono più dei fiori. - In fede mia, siete davvero un’ingrata! – disse lo Studente in un impeto d’ira; e gettò la rosa giù nella strada, ed essa cadde in un rivoletto, e la ruota di un carro vi passò sopra. - Ingrata io? – ripetè la ragazza. – Ebbene, voi sapete che cosa siete? Un grande screanzato, in fondo, né più né meno che un semplice Studente. E non credo neppure che abbiate delle fibbie d’argento sulle scarpe come il nipote del Ciambellano. E s’alzò dalla sedia ed entrò in casa. - Che balordaggine è l’Amore! – disse lo Studente andandosene. – Non è utile neppure la metà della Logica, perché non esprime nulla, promette sempre cose che non si concretizzano e fa credere in cose che non sono vere. In effetti, non è per niente pratico, e siccome nel tempo in cui viviamo la praticità è tutto, tornerò alla Filosofia e studierò la Metafisica. Così si chiuse dentro nella sua stanza, prese lo dallo scaffale un vecchio libro polveroso, e si mise a leggere.
O. Wilde ..per colui che comanda il mio cuore, ma che sa anche spingervi a fondo la spina della sofferenza
Xerodark Utente
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Titolo: Re: Topic delle dediche Ven 28 Nov - 14:29
X Jinebra cuore di tenebra!!!!!!!
Xerodark Utente
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Titolo: Re: Topic delle dediche Mer 3 Dic - 7:03
Questa la dedico a me e a Lestat!!!!
LacrimadiSangue Moderatore Temporaneo
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Titolo: Re: Topic delle dediche Sab 6 Dic - 2:18
Too much love will kill you - Queen
I'm just the pieces of the man I used to be Too many bitter tears are raining down on me I'm far away from home And I've been facing this alone for much too long I feel like no one ever told the truth to me About growing up and what a struggle it would be In my tangled state of mind I've been looking back to find where I went wrong Too much love will kill you If you can't make up your mind Torn between the lover and the love you leave behind You're headed for disaster 'cos you never read the signs Too much love will kill you, everytime I'm just the shadow of the man I used to be And it seems like there's no way out of this for me I used to bring you sunshine Now all I ever do is bring you down How would it be if you were standing in my shoes Can't you see that it's impossible to choose No there's no making sense of it Every way I go I have to lose Too much love will kill you Just as sure as none at all It'll drain the power that's in you Make you plead and scream and crawl And the pain will make you crazy You're the victim of your crime Too much love will kill you, everytime Yeah, too much love will kill you It'll make your life a lie Yes, too much love will kill you And you won't understand why You'd give your life you'd sell your soul But here it comes again Too much love will kill you In the end... In the end In the end... In the end
Troppo amore ti ucciderà - Queen
Sono solo i frammenti dell'uomo che ero solito essere Troppe lacrime amare si stanno riversando su di me Sono molto lontano da casa E sto affrontando tutto questo da solo da troppo tempo Mi sento come se nessuno mi avesse mai detto la verità Su come crescere e sullo sforzo che avrebbe comportato Nella mia mente piena di confusione Sto guardando indietro per scoprire dove ho sbagliato
Troppo amore ti ucciderà Se non riuscirai a deciderti Diviso tra l'amante e l'amore che lasci indietro Vai incontro ad un disastro perché non hai mai letto le indicazioni Troppo amore ti ucciderà - ogni volta
Sono solo l'ombra dell'uomo che ero solito essere E sembra che per me non ci sia alcuna via d'uscita da tutto ciò Ero solito ridarti la felicità Adesso tutto ciò che faccio è deprimerti Come sarebbe se tu fossi nei miei panni? Non vedi che è impossibile scegliere? Non c'è alcun senso in tutto questo Qualunque strada io intraprenda, devo perdere
Troppo amore ti ucciderà Come quando non ne hai affatto Prosciugherà la forza che c'è in te Ti farà gridare, implorare e strisciare E il dolore ti renderà pazzo Sei la vittima del tuo crimine Troppo amore ti ucciderà - ogni volta
Troppo amore ti ucciderà Renderà la tua vita una farsa Sì, troppo amore ti ucciderà E non riuscirai a capire il perché Daresti la tua vita, venderesti la tua anima Ma sarà di nuovo così Troppo amore ti ucciderà Alla fine... Alla fine
Xerodark Utente
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Titolo: Re: Topic delle dediche Sab 6 Dic - 13:23
A tutti i miaei amici di anika... Questo è un video che creai un pò di tempo fa!!!! Fa bene rispolverare!!!
LacrimadiSangue Moderatore Temporaneo
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Titolo: Re: Topic delle dediche Mar 9 Dic - 2:12
Se chiudo gli occhi non ci sei in fondo a tutti i miei vorrei. Almeno tu lasciassi scia, saprei come lavarti via.
Se chiudo gli occhi dove sei davanti a tutti i dubbi miei. Almeno tu lasciassi scia saprei come mandarti via.
Una volta tanto dimmi sempre, sarà per sempre. Quanto ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.
Prendimi in giro e dimmi sempre ah sarà per sempre. Ma che ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.
Se chiudo gli occhi forse sei tutti gli errori quelli miei. Almeno tu fossi poesia saprei cantarti e così sia.
Chiudessi gli occhi affogherei; è un fiume in piena di vorrei.
se almeno tu lasciassi scia saprei seguirti e andare via.
Una volta tanto dimmi sempre, sarà per sempre. Quanto ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.
Prendimi in giro e dimmi sempre sarà per sempre. Ma che ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.
Se chiudo gli occhi non ci sei, se chiudo gli occhi dove sei.
Una volta tanto dimmi sempre, sarà per sempre. Quanto ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.
Prendimi in giro e dimmi sempre sarà per sempre. Quanto ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.
Se chiudo gli occhi non ci sei in fondo a tutti i miei vorrei. Almeno tu lasciassi scia, saprei come lavarti via.
Xerodark Utente
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Titolo: Re: Topic delle dediche Ven 12 Dic - 12:38
Perdoname CHICHA!!!
Vorrei che questo momento non finisse mai dove tutto è niente, senza di te aspetterò qui per sempre solo per vedere il tuo sorriso perchè è vero, io non sono niente senza di te
per tutto questo tempo ho fatto degli errori inciamperò e cadrò ma intendo le parole che sto dicendo
voglio che tu sappia che con tutto quello che è successo non permetterò che questa cosa vada in fumo queste parole sono il mio cuore e la mia anima e terrò stretto questo momento mentre il mio cuore sanguina per mostrartelo e non permetterò che questa cosa vada in fumo
pensieri letti e non detti per sempre e sai, ci sono pezzi di ricordi che sono caduti sul pavimento so quel che ho fatto e come l'ho fatto non permetterò che questa cosa vada in fumo perchè è vero, io non sono niente senza di te
per le strade, dove cammino da solo senza alcun posto dove andare sono arrivato alla fine
di fronte ai tuoi occhi, cade dal cielo quando non sai cosa stai cercando di trovare di fronte ai tuoi occhi, cade dal cielo quando non sai cosa stai cercando di trovare
vorrei che questo momento non finisse mai dove tutto è niente, senza di te
Lukretia Utente
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Titolo: Re: Topic delle dediche Dom 14 Dic - 21:25
Pioggia scendi su di noi lava l’anima dal male, finché ogni traccia sparirà pioggia sopra la città su milioni di persone, scie di fari, fumo, corse al riparo e su ogni storia, cruda realtà, sulla serenità, su un sorriso, un pianto, un dolore, sulla gioia
tornerà sempre la pioggia tornerà per innamorarci ancora scenderà lungo la faccia, fino alle tue labbra, alle mie labbra che si confondono col sapore della pioggia della pioggia
guardo dentro agli occhi tuoi tu non dici una parola, piove su di noi e io ti amo ancora come la prima volta sai, quando ti incontrai sarà stato un caso ma anche allora c’era pioggia
credo che, che ogni goccia ha dentro se lo spirito innocente del bene, scenderà dentro le vene, così che il tuo sangue ed il mio sangue possano danzare insieme al ritmo della pioggia
tornerà sempre la pioggia tornerà per innamorarci ancora scenderà lungo la faccia dentro le tue mani, le mie mani unite per accogliere la danza della pioggia della pioggia
Al mio unico amore immenso che ogni giorno mi regala solo vita e passione.
Lukretia Utente
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Titolo: Re: Topic delle dediche Dom 14 Dic - 21:30
Marta ha fatto un sogno Si trovava proprio in mezzo al mare E la luce dei pianeti la poteva illuminare Con un grande salto poi si è messa a cavalcare il vento E la scia di mille stelle l’ha guidata fino al tempo Lei è così pronta per perdersi Dietro a quello che le regalano i suoi pensieri Un giorno in più per poter sognare Un giorno in più per ricominciare Un sogno in più le ritorna in mente Un giorno in più che non lascia niente Marta ha camminato tra le dune di tutti i deserti E alla fine è ritornata indietro ed ora ha gli occhi aperti Ecco un’altra notte che si è sciolta piano dentro al sole I ricordi svaniranno dalla mente in poche ore Lei è così vive per chiedersi Cosa troverà dentro ai sogni fatti domani Un giorno in più per poter sognare Un giorno in più per ricominciare Un sogno in più da poter finire Un giorno in più sta per scomparire Un giorno in più per poter volare Un giorno in più da poter sfiorare Un sogno in più le ritorna in mente Un giorno in più che non lascia niente Ogni notte lei chiude gli occhi e poi Vede cose che non ha visto mai Ogni giorno lei apre gli occhi e sa Che la vita è qui sta aspettando già
Ecco come ti vedo, ma cherie... Anche se la canzone è dedicata a Marta!!!
LacrimadiSangue Moderatore Temporaneo
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Titolo: Re: Topic delle dediche Dom 14 Dic - 21:34
je t'adore ma pétite
Lukretia Utente
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Titolo: Re: Topic delle dediche Dom 14 Dic - 21:37
Anche io...
Lukretia Utente
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Titolo: Re: Topic delle dediche Sab 17 Gen - 0:33
Sangue e Anima
Lo sai, vero? Sei entrata sotto la mia pelle Hai preso a schiaffi la mia tristezza Hai urlato contro la mia solitudine Hai soffocato i miei dubbi Hai cullato il mio cuore Hai guardato dentro di me Hai marchiato la mia anima Che cosa ti ho dato in cambio? Tutta me stessa E so di aver fatto un volo verso il paradiso.
A Lacrima che mi regali ogni giorno un battito del tuo cuore, quando io ti regalo tutto il mio!
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Titolo: Re: Topic delle dediche Sab 17 Gen - 0:34
Lacrima e Lukretia,quando deciderete di passare al dunque mi chiamerete,vero???
LacrimadiSangue Moderatore Temporaneo
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Titolo: Re: Topic delle dediche Sab 17 Gen - 0:40
Quello che mi dai, per una volta mi lascia senza parole. Tante coccole e un sorriso sempre pronto, una parola d'amore quando affogo, un'ancora sempre e comunque. La dolcezza infinita di una donna che sa sempre trovare un minuto, un'ora o intere giornate. Che sa ridere, sa giocare, sa essere infinitamente debole e forte. Che sa confidarsi e apririsi, eppure sa trattenere i segreti del mio cuore e della mia anima.....
Ecco quello che ho trovato..... un'Amica !!!
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Titolo: Re: Topic delle dediche Sab 17 Gen - 1:03
Mi piace la parte della donna che sa aprirsi...
LacrimadiSangue Moderatore Temporaneo
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Titolo: Re: Topic delle dediche Sab 17 Gen - 1:06
Zahor ha scritto:
Mi piace la parte della donna che sa aprirsi...
More questo è il topic delle dediche, non delle ua fantasie lesbo.....
Piuttosto perchè nn mi dedichi qualcosa?
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Titolo: Re: Topic delle dediche Sab 17 Gen - 1:17
more,domani sera ti dedico tutto me stesso...
LacrimadiSangue Moderatore Temporaneo
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Titolo: Re: Topic delle dediche Sab 17 Gen - 1:18
Lukretia Utente
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Titolo: Re: Topic delle dediche Sab 17 Gen - 15:50
Che carini
Lukretia Utente
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Titolo: Re: Topic delle dediche Dom 18 Gen - 23:43
Che amica sei non tradirmi mai gli amori vanno tu resterai (eh.. questa è verità assoluta!) Che amica sei chiama quando vuoi (lo sai di poterlo fare sempre, no?) se hai bisogno di ridere un po' (basta sentirmi con la mia nuova vocetta...ahahah) Passa il tempo volando noi aspetteremo qui tra un segreto e l'altro (quante ce ne siamo detti?? ho perso il conto) fidati di me io mi fiderò di te e stare ore a parlare (lo abbiamo fatto.. lo facciamo... lo faremo rintanate nel letto) e raccontarsi di noi io ti sto vicina non sarai sola mai Che amica sei vuoi scappare dài andiamo lontano, non lo faremo mai Che amica sei non cambiare mai(Bellissima e perfetta ai miei occhi) se chiedo una mano so che ci sei(la tua presenza ha contanto molto) Passa il tempo volando noi aspetteremo qui tra un segreto e l'altro fidati di me io mi fiderò di te e stare ore a parlare e raccontarsi di noi io ti sto vicino non sarai sola mai Passa il tempo volando noi aspetteremo qui tra un segreto e l'altro fidati di me io mi fiderò di te e stare ore a parlare e raccontarsi di noi io ti sto vicino non sarai sola mai sola mai che amica sei.
A te Lacrima, che non saprei concepire le mie giornate senza te...
LacrimadiSangue Moderatore Temporaneo
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Titolo: Re: Topic delle dediche Dom 25 Gen - 19:54
Xerodark Utente
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