La Sala da Te di Gara Tematica 1

Utente Data d'iscrizione : 18.12.09

(Sala da The, imponente sala dalla forma circolare adornata da tappeti di pregiata fattura)

*Alejandro ride quando Manuel gli sussurra all'orecchio l'intenzione di portare la giovane Ivanna in un posto appartato.*

"Ma certo mio caro ospite, io son qui per servirla, e non solo con le mie cesoie..."

*A quelle parole gli occhi gli si brillarono di una luce innaturale, che così come era venuta scomparve...*

"Si accomodi, le vado a chiamare la sua ospite!"

* Manuel guardò Alejandro con aria anch'essa divertita*

"Non si preoccupi, vada pure, io l'aspetto..."

* Si guardò intorno alla sala curioso per ammazzare l'attesa...*

*La cameriera entra nella sala da the, senza bussare*

"...oh!!! Mi scusi signor De La Cruz, non pensavo che la sala fosse occup... ma cosa sta facendo?"

Mio Dio, quest'ospite sta origliando attraverso il muro...

"Signor De La Cruz, mi perdoni ma non capisco il suo comportamento".

"Sylvie si figuri...ma gli ospiti di questa villa sono alquanto strani...nascondono qualcosa...e sto cercando di capirlo...."

*Dice appena la cameriera entrò dalla porta e scoprendolo mentre stava origliando alla parete...*

*Il suono dei suoi tacchi preannuncia il suo arrivo nella stanza, quella indicatole dall'uomo della Servitù. Due colpi all'uscio della porta prima di aprirla e far un passo in avanti a varcarne la soglia. Sguardo ambo i lati per trovar l'uomo che l'aveva fatta chiamare*

"..Sig. De la Cruz se non erro.."

*Appena la vede entrare con tutto il suo splendore gli si illuminano gli occhi...e il suo viso fa spazio per un dolce sorriso..*

"Esattamente. piacere mio Signorina! L'attendevo con ansia...
Non vedevo l'ora di conversare con lei...
Come mai qui?? le interessa molto il tomo?"

*Lo guarda, lo osserva, ricambia il suo sorriso*

"A dire il vero Sig. De la Cruz piu che curiosità è stata una richiesta.. E' stata espressa volotà della Contessa a volermi qui da Lei, sa non sapevo bene per qual motivo visto che il Cocchiere non ha fatto parola se non accennato vagamente a qualcosa inerente un Ritrovamento.."

*Non era molto ampia quella stanza anche se i disegni e gli affreschi le davan un senso di volume e dinamismo e come sua consuetudine osservava ogni oggetto che potesse risultarle utile per il suo compito*

"Ed eccomi qui.. Circondata da Vecchi, donne avvenenti, saccenti e presuntuosi... ma anche begli uomini..."

*Lascia in sospeso, non conclude, si limita soltanto a rivolger un'occhiata incuriosita e maliziosa al giovane che ha di lato, squadrandolo dalla testa ai piedi

*anche lui la guarda....e le sorride di nuovo..*

"Lei è incantevole...come fa ad essere così splendida?"

* breve silenzio*

" Io sono venuto qua per volere della contessa...ma mio malgrado ancora non so quale sarà il mio compito..

Ho parlato con l'ufficiale...Armand..ma è piuttosto scortese...non si riesce a fare un discorso serio.
Stasera dovremo metter qualcuno in disparte..mi pare di aver capito...
Lei ha idea di chi??"

"Armand! Si, oggi farò il nome d'Armand alla Contessa.. Sempre così sgarbato, scortese e presuntuoso.. Proprio detestabile"

*Si affaccia ad una finestra la donna stringendosi fra le braccia e chinando lievemente la testa al muro. Gingilla, gioca con lui seppur quell'Armand proprio non le va giu come a tanti altri a quanto pare*

"allora possiamo metterci d'accordo

Probabilmente farò il tuo stesso nome..."

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