La Sala delle Colonne di Gara Tematica 1

(Sala delle Colonne, luogo interno alla villa che può offrire rifugio da occhi e orecchie indiscrete).

"Signora Renda Montali attenda qui, vado a chiamare la sua ospite, la signorina Beckendorff Von Bismark; tra l'altro anche la signorina Beckendorff Von Bismark desiderava incontrarla".

(Corridoi)

*Girovagavo tranquillamente per la villa in avanscoperta quando, incontrando la cameriera, mi annunciò l'invito da parte di Renda Montali accompagnandomi alla stanza dove aveva deciso il punto d'incontro*

Vediamo cosa può dirmi d'interessante questa donna, ma soprattutto vediamo cosa vuole sapere. Amo parlare con le persone, mi fà capire quanto queste siano insignificanti confrontate a... me

(Sala delle Colonne)

*Accomodandosi nella stanza rimase in attesa della donna. Di limitava ad ammirare le propri unghie*

"Quando diamine viene quella donna, non vorrà mica farmi aspettare tutto il pomeriggio"

(all'entrata della sala delle colonne)

"Salve mia cara. Perdonate il ritardo. Non riuscivo a trovare questa bellissima sala. Questa villa è talmente grande!"

*Le si accomoda accanto.*

"Mi sorprende che una bella donna come voi non sia stata attrazione degli uomini qui presenti. In compenso vorrei scambiare due parole con voi. Sa le chiacchiere fra donne sono sempre molto piacevoli. Ditemi. Vi siete fatta un'idea di tutti questi ospiti della contessa?"

(Sala delle colonne)

*Dopo una breve ma estenuante attesa Tecla Montali varcò la porta della sala*

Finalmente è arrivata, non mi sarei meravigliata se si fosse persa tra i corridoi del castello o addirittura se si fosse dimenticata dell'invito, ad una certa età è anche normale

*Con una smorfia rispose alle scuse fattegli per il ritardo e con attenzione ascoltò quello che le veniva detto*

"Le chiacchiere tra donne sono sempre le migliori cara.
Riguardo gli ospiti mi sono fatta molte idee...
Quel francesino è davvero orribile, ha un modo di fare che mi irrita, ma d'altronde non possono tutti avere stile.
La ragazza che è morta stasera non l'avevo neanche vista, devo dire che la sua morte non mi turba l'animo.
Le uniche persone che mi hanno colpito, oltre a te, sono quel Manuel lì e i due signori esperti in medicina... hanno qualcosa che mi... come dire... attira... con l'indiano ci hai parlato. Le ha detto qualcosa di interessante?

Inoltre... Mi dica, stanotte qualcuno le ha fatto visita. Sa, potrei anche conoscere quella persona"

*Non appena smise di ridere un piccolo ghigno si posò sul volto di Rebecca*

"Concordo appieno con voi mia cara.
Manuel sembra un tipo interessante ma è così preso dalla musica!
Vi dirò. Sono appassionata di musica ma sono qui per ben altro.
L'indiano, come voi lo definite, è una persona molto tranquilla, che sa il fatto suo. Non mi ha detto nulla di interessante eravamo sempre circondati da orecchie e occhi indiscreti.
La persona misteriosa di questa notte rimane anche per me un mistero."

*Si accorse del ghigno della giovane.*

"Voi per caso, ne sapete qualcos? Se è così, parlate chiaro. Amo le persone misteriose come voi, mi affascinano; ma il fascino smette di essere tale quando un mistero dura troppo."

"Ti ho già detto che SO per certo chi è stato a farti visita questa sera e da queste mie parole dovresti intuire chi sia questa persona.

Spero tu sia abbastanza sagace cara Tecla, non amo essere attorniata da gente che non lo è.

Ma piuttosto questa persona che ti è stata vicina tutta la notte... sono sicuro che stia cercando qualcuno che le dica cosa fare, è un pò spaesata tra gente che litiga, che si vanta e che muore non riesce a capire per bene la situazione... ha bisogno di una guida"

*I capelli di Rebecca le andarono sul viso e chiudendo gli occhi, avvicinò la mano al volto scostandoli*

"A buon intenditor poche parole cara Tecla"

"Parliamo la stessa lingua mia bella fanciulla.
Vedete. La situazione è abbastanza confusa anche per me.
Ho raccolto poche informazioni ma forse abbastanza utili almeno per ora.
La mia unica alleata certa sei tu.
Per il resto nessuno di loro per ora mi da motivo di essere mio alleato.
Vi do un consiglio.
Armand. Non sembra che voglia il tomo per i nostri stessi scopi. Stanotte va da lui. Tienilo impegnato.
Io vedrò di fare due chiacchiere con lui.
Non hai scoperto nient altro con l'azione di ieri?"

*Con un leggero rammarico Rebecca rispose alla donna*

"No mia cara a quanto pare nessuno era interessato a te ieri sera ma se quello che dici è vero quello che ho scoperto è già molto"

*Tirando un sospiro Rebecca chiuse per un attimo gli occhi pensando*

Rebecca, non puoi fidarti delle persone in tale modo, assicurati prima che dica davvero la verità

*Riaprendo gli occhi fissò Tecla ed in maniera autoritarià iniziò a parlare*

"Intrattenere Armand dici? Mpfh, nulla di più semplice. Parla tanto ma in realtà è soltanto un piccolo uomo solo, cadrà subito sotto il mio fascino senza possibilità di uscita ma... esattamente qual'è il tuo compito qui mia cara

Sai, fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio"

"Bene Rebecca. Mi compiacete.
Il mio compito qui è cercare gli altri con il nostro stesso scopo. Dobbiamo essere uniti. Voglio il libro nelle mie mani.
Ti basti sapere questo.
Come avete detto voi stessa Armand PARLA tanto! Troppe chiacchiere anche pericolose per noi. Altro che ufficiale francese. E' solo un pallone gonfiato.
Intrattenetelo come solo voi sapete fare. La sua ira è pane per i miei denti.
Lui vuole che oggi a morire sia Stanford! Voglio capire perchè. Stanford potrebbe essere uno di noi.
Fate attenzione. Non fatevi scoprire. Per me siete molto preziosa."

*Abbastanza incerta Rebecca assunse un'aria un pò stranita*

Questa donna inizia ad avere un pò troppo mistero su di sè

"Mi avete convinta. Per una volta voglio fidarmi, il mio sesto senso mi dice che devo fidarmi ed il mio sesto senso non sbaglia un colpo. Modestamente come me non c'è nessuno"

*Rebecca finì di parlare facendo una grassa risata*

"Così vi voglio! Decisa! Ultima cosa prima di andare. Se dovessero esserci dei cambiamenti, vi farò sapere il prima possibile. Appuntamento sempre qui ovviamente.
La persona da far morire oggi ancora non so chi potrebbe essere. Se voi avete qualche suggerimento fate pure. Siete mia amica adesso.
Ora meglio andare. Qualcuno potrebbe notare la nostra assenza.
A più tardi cara".

*E con quelle parole si allontanò dalla sala.*

*Tecla entrò furtivamente in sala sperando di trovare Rebecca. Non la vide.
Decise allora di lasciarle un bigliettino.*

Il voto di oggi sarà per Armand. Preparate anche una bella serata per lui. Oggi sarà tutto per voi.

*Pose il bigliettino sul divano dove erano sedute poche ore prima e si allontanò.*

(Davanti la sala delle colonne)

*Vide Tecla correre via dalla stanza, non feci in tempo a fermarla*

"Cercava me sicuramente, mi avrà lasciato un biliettino per informarmi di qualche novità, non è stupida anche se un tantino... avanti con l'età"

(Sala delle colonne)

*Dentro la sala vi era un bigliettino posto su di un tavolo*

Quindi stasera la persona che per lei dovrà fare la fine di Ivanna sarà Armand... poco male, non mi andava già il fatto che quello sporco francesino si sentisse superiore a tutti me compresa... è inaccettabile un comportamento del genere. Morirà com'è giusto che sia.

*Una risata maligna accompagnò i pensieri di Rebecca*

*Con passo affrettato raggiunge la sala delle colonne. Tecla è in ansia. Ha bisogno di sapere.*

"Mia cara ditemi! Cosa è accaduto al francesino?"

*Scocciata Rebecca entrò in stanza e disse*

"Nulla, oggi al francesino non è accaduto nulla e non sò neanche perchè, forse perchè ieri hanno già avuto ciò che cercavano"

Maledizione

"Qui non mi quadra qualcosa. Armand avrebbe dovuto avere almeno 3 voti. Il mio, il vostro e quello di un'altra persona. Ma ne ha solo uno.
Strano non trovate? Siete sicura di aver votato Armand?
Se nessuno ha cercato il francesino come si spiegano i 2 voti mancanti?"

*Un' ombra di sospetto scese su di lei. Non voleva pensare che la bella Rebecca l'avesse tradita. Ma questo era ciò che sembrava.*

"Mi ritiro nelle mie stanze. Riprenderemo la conversazione domani a mente ben riposata. Buonanotte."

*Dopo le parole della donna Rebecca iniziò a guardarla in cagnesco*

"Sta forse dubitando di me? STA FORSE DICENDO CHE IO REBECCA BECHENDORFF VON BISMARK ABBIA MENTITO? Guardi bene i voti di ieri e quelli di oggi, c'è una cosa molto ovvia in essi, la facevo più sagace cara Tecla.

*Innervosita Rebecca uscì di corsa dalla stanza andando nella sua camera*

*Arrivò di buon mattino nella sala delle colonne, dove solitamente incontrava Rebecca. Tecla aveva le idee molto confuse.
Quel numero di voti significava una cosa sola. In giro per la villa c'erano un oratore e un incantatrice.*

"Rebecca cara. Buongiorno. Io voglio poter continuare a fidarmi di voi. E voglio soprattutto chiarezza. Se voi mi siete stata fedele, come mai Armand ha un solo voto? Avrebbe dovuto averne 2. Il mio e il vostro almeno. Ma lì Armand ha un solo voto. Aiutatemi a capire."

*Con un leggero ritardo Rebecca entra in sala*

"Buongiorno anche a te Tecla, la spiegazioni possibili sono due.

O TU hai mentito a me dicendomi di votare Armand quando tu stessa non lo hai fatto, oppure Armand è stato salvato da un oratore e non mi viene molto difficile pensare che egli stesso lo sia. Se guardi i voti di ieri ne mancano alcuni e penso proprio che manchino al caro francesino. Col suo caratterino si è fatto molte inemicizie e non è difficile pensare che svariate persone in questa villa lo vogliano morto... me compresa voleva già in prima giornata che questa... specie di uomo andasse via privo di vita.
Se ti fidi o no poco importa, io mi sono aperta con te, cosa che non è stata contraccambiata. Saprò da chi difendirmi.

*Accennando una smofia si girò dando le spalle alla donna*

"Voi avete rapito Armand ma avete detto che nessun altro è andato da lui. Però l'oratore, anche se il suo bersaglio è stato rapito, può comunque agire. Quindi l'unica ipotesi plausibile è che l'oratore abbia agito su di lui. Armand però non è oratore. Questo è certo. Continuerò a fidarmi di voi.
Cosa proponete per oggi? Avete scoperto qualcosa di interessante parlando con qualcuno?"

*Tecla era fiduciosa, quella ragazza non poteva aver mentito. La dava fiducia e intanto pensava al da farsi."

"Ho parlato soltanto col mecico, Balthazzar... abbiamo chiacchierato del più e del meno finchè non siamo arrivati alla questione "libro". Dicendogli che non lo avrei voluto per me ma che lo avrei dato ad una persona che avrebbe saputo cosa farne mi ha subito detto che lui avrebbe qualcosa da dare a questa persona. Non so in realtà cosa volesse dire però..."

*Aggrotando le ciglia Rebecca si sforzava di capire*

"Uhm...lui è uno dei pochi che manca nel mio elenco e secondo me non cerca il libro per i nostri stessi scopi. Proverò ad indagare in giro per averne almeno una vaga idea. Non voglio mandarvi ad agire a vuoto."

*Tecla aveva in mente un paio di idee da mettere in atto. le serviva ancora un pò di tempo per decidere la cosa migliore da fare.*

"Ho un messaggio per voi. Rapite Layla e Votate Emeth."

"E sia"

*Rebecca uscì dalla stanza dirigendosi verso la camera di Layla*

"Vediamo se questa sciacquetta ha lo smalto del mio colore preferito"

*Rebecca entrò in stanza aspettando Tecla, aveva sentito le voce del defunto Stanford e doveva immediatamente incontrarla*

"Tecla, quindi lei è colei che combatte il bene, colei che ha fatto rubare il Tomo... non posso dire di averne la certezza ma sono più che mai a vostra disposizione"

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