LA PIAZZA - Gara Automatizzata 0014 - Giugno 2017

Miofibrilla ha scritto:

Hikaru, Illidan, Lucky, Marley o Sgrulf... chi di questi prenderà i miei voti?

Sono appena arrivata in cittadella, tutta trafelata per via della corsa e già si parla di mandarmi alla gogna? La cortesia della cittadella è alquanto diminuita ultimamente, caro Miofibrilla.

Miofibrilla ha scritto:

Oh Marley, io sono solo con me stesso.

Devo scegliere chi mandare al patibolo.

Leggo la piazza e vedo che mancano 5 persone all'appello e, come dichiarato precedentemente, in giornata 1 ho pescato nel mutismo il mio accusato.

Poi, vedo, che più di uno ha scelto di rendere più facile il compito al popolo... suicidandosi.

Tutto ciò sarà colpa mia?
Di certo io non ho agito su Lucky, non l'ho "uccisa" per poi votarla... o forse si?

A quanto pare però c'è chi smentisce il ''più di uno''.

Ho osservato, messere miofibrilla.
Le luci della ribalta non mi son mai piaciute.
Lei che cerca di vendere le sue creazioni, ha forse più diritto alla vita di altri.
Domani sarà un altro giorno, ma vorrei parlare in privato, se è d accordo. Decida ora e luogo, io ci sarò.

Su, andiamo...chi vuoi che sia interessato ad uno zerbino?

Kurannnnn....ma questa macchia sul tappeto della locanda?giuro che ti licenzio se non sistemi tutto.....
È i soldi per lo zerbino nuovo te li scalo dallo stipendio...
PS che mal di testa oggi.....chissà ieri cos è successo....non ricordo nulla.

Così come le nostre anime, è giusto che anche i nostri oggetti siano macchiati, sporchi.
Ehi tu, venditore, forse hai trovato qualcuno che vuole acquistare il tuo zerbino. Vai alla locanda.

Lo paghi tu però.....sappilo

Nuovamente il capo adorno con la retina verde, lo strano omone cammina, parlottando tra sé e  sé. Eppur stavolta, non fui mosso a compassione. Non dirò dunque nulla al mio signore? Il compito l'ho assolto, egregiamente. Ma non rischierò ancora ch'ei si lasci intimorire, intenerendosi.

Con 10 monete d'oro vieni a casa mia vestito da Maid e mi fai pure le faccende domestiche!

Io posso offrire un pasto caldo ed un bicchiere di vino. Di monete non ne tengo, ma voglio comunque partecipare all'asta che si è aperta.

L'asta lo incuriosisce e lui la osserva. Almeno fintanto che un ragazzino sciamannato non gli porta un bigliettino. Lo prende, da una boneta di bronzo al ragazzino e poi legge quanto scritto. 
Allunga poi il braccio, portando la carta ingiallite sulla fiamma della candela che adorna il tavolino del bistrot a cui siede, lasciando che le lingue di fuoco lambiscano la carta, ardendola. Alza poi il viso verso i suoi commensali,tutti abbigliati come lui, ed a loro si rivolge.
"Finalmente. Un nuovo compito. Il nostro Sire richiede i miei servigi. Ci occuperemo di una donzella. Risponde al nome di Lucia, e non va lesa in modo alcuno."