La Piazza di Gara 28

Hostess Età : 44 Data d'iscrizione : 11.05.08

Silenziosa scivola nella notte,ad ogni passo cè un albero a celare la sua presenza..strscia si ferma e osserva. continua a procedere.. a gattoni si muove fino ad arrivare ai cancelli.
Li si alza, con passo sicuro supera i cancelli... se qualcuno aveva notato qualcosa muoversi furtiva nella boscaglia... sicuramente non l'avrebbe associato a quel essere fiero che adesso
varcava i cancelli della cittadella ...

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Utente Età : 36 Località : Papuasia Data d'iscrizione : 15.08.08

"Solitario nella notte va,
se lo incontri gran paura fa,
il suo volto ha la maschera...
Misteriosa la sua identità,
è un segreto che nessuno sa,
chi nasconde quella maschera..."

Canticchiando la canzoncina varca i cancelli ormai già aperti da un po', passeggiando tranquillo il giullare si ferma davanti ai presenti ascoltando le loro parole...gli piace ascoltare... uhm

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Ospite

Elle si alza lentamente dal letto,sbadigliando si chiede:"eh?! ma dove sono?" si guarda un pò in torno...ha un pò di paura...xkè pensa che il suo incubo si sia realizzato,con la coda dell'occhio vede un comodino,sopra c'era qualcosa ma lui non riuscì a vedere bene,allora si avvicinò e vide che era il suo quaderno,ebbe come un flash...e iniziò a capire dove si trovava,tirando un sospiro disse:"fiuu!!pensavo che..." si interruppe,vide che il quaderno si aprì e le pagine si sfogliarono molto velocemente...era una cosa molto strana dato che era in una camera e non c'era un filo di vento,dato che le finestre e la porta erano ancora chiuse,le pagine del quaderno si fermarono in una pagina vuota,Elle pensò:"mah!!che cosa strana...forse vorrà parlare con me" fece un sorriso e pensò:"va bene...vediamo che hai da dirmi",prese una matita da un cassetto e la mise sul quaderno,appena la matita toccò il foglio bianco apparvero scritte incomprensibili...il ragazzo diede un'occhiata a tutte quelle parole sensa senso e disse ad alta voce:"ma nn ha senso!!!cosa significa?"sentendo queste parole la matita cadde a terra e iniziò a scrivere:.Il giovane ragazzo diresse lo sguardo verso il quaderno,strinse il pugno destro e urlò:"ah si?? va bene...riuscirò a decifrare il tuo messaggio...ma spero per te che sia una cosa di vitale importanza!!".Dopo qualche istante Elle si mise a leggere tutte le parole...in pochi secondi riuscì a individuare la frase iniziale...e dava l'impressione che il quaderno,o lo spirito che lo possedeva,non portassero buone notizie...

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Utente Età : 52 Occupazione/Hobby : lettura Data d'iscrizione : 22.06.08

oggi mancherò tutto il giorno ma ho già fatto il mio dovere
sarò ansiosa tutto il giorno aspettando gli esiti

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Utente Età : 38 Località : Massafra Data d'iscrizione : 06.08.08

*Aveva passato la notte fuori, all'aperto su quella panchina. Non aveva timore dell'Oscurità nel quale si rifugiava e si rafforzava.. Egli era li, mandato per l'Evento da tempo atteso dalle profezie piu antiche e perse nell'Oblio del Tempo.*

Mio signore.. Il tempo s'avvicina.. Il tempo della Distruzione è ormai giunto e Voi, tornerete a nuova vita..

*Mano destra porta al petto nello stringere un ciondolo, un effigie impressovi sopra.. *

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Utente Età : 34 Località : Firenze Data d'iscrizione : 19.07.09

Quella notte un'altra giovane giunse nella cittadella e come gli altri varco il grande cancello nero con passo deciso. Aveva un'aria assorta e sembrava non sapesse quel che faceva...
Arrivata al centro della grande piazza si sedette, quasi meccanicamente, sui gradini di una delle case vicine ed iniziò a osservare e a contemplare tutto quello che le stava intorno.
Era curiosa di scoprire quel posto magico, ai suoi occhi, pronta ad andare in contro al suo destino e a cercare di compiere il suo dovere con massima precisione...

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Il bimbo continua a sorridere e a rigirarsi tra le mani la rosa. Si punge con una spina, ed una piccola goccia di sangue finisce sul bordo di uno dei petali. La goccia rimane in bilico per un po', poi il bimbo ci soffia sopra per farla staccare. La goccia di sangue si stacca via, spappolandosi e frammentandosi sul terreno.
Estrae dalla tasca un fazzoletto di stoffa, per avvolgercisi la mano.

"Ahia... fa maluccio. Però è così bella. Non posso fare a meno di tenerla"

E la annusa di nuovo, inebriandosi del suo intensissimo e quasi stordente profumo.

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Arrivò con netto ritardo nella cittadella, ma tutto era dovuto al suo corpo molto debole, era fiacco e stanco. Anche se il sole splendeva alto nel cielo rendendo gli edifici della cittadella rovente, lui indossava un pesante mantello color rosso sangue. Giunto nella sua dimora si distese sul letto e bevve una tisana d'erbe per recuperare le forze perse nel viaggio.

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*Giunge in cittadella anche un vecchio bifolco a bordo di un carrettino carico di attrezzi trainato da 2 buoi

"Finalmente rieccomi a casa! Devo andare a dare un'occhiata al mio orticello prima che le mie poverine insalatine secchino! Sarebbe una tragedia non avere il raccolto questo mese! "

*Sprona i buoi e si rimette in cammino verso casa notando per terra un sasso di una strana forma

"Mio!"

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Mio nonno (pace all'anima sua, che nell'Aldilà mangi soltanto panini di fior di fariina e pasticcetti di papavero al miele) sapeva narrare ch'era una meraviglia. Apriva la bocca...e non ti saresti più mosso per tutto il giorno, e saresti rimasto ad ascoltarlo per tuttto il tempo. Altro che i contafrottole di oggi...

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Il volto del ragazzo era giovanile e pulito...
La luminosità che emanava
attirava l'attenzione delle donne...
Ma chiunque lo avvicinasse, lo scambiava
per un ragazzo più piccolo...
ma in realtà, lui era adulto e vaccinato...
dentro... l'esperienza lo aiutò nel suo compito.. necessario ai popolani rimasti...

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RICORDO: "Tutto passa, tutto diviene, tutto cambia.
Si, è vero. E' ciò su cui si basa il nostro Universo, dal più piccolo
filo d'erba alla più imponente fra le stelle del cielo. Ma nulla, nulla
si cancella, nulla muore mai del tutto. Può essere diverso da prima, ma
non scomparire.

E allora eccomi qui, a due mesi dall'ultima volta, con una nuova cittadella (estiva) alle spalle che poco mi ha insegnato di nuovo."

Nelle lunghe serate d'inverno, allorchè il ghiacciocrepitava fuori, e aveva completamente murato la la stretta finestrella, sedeva dinanzi alla conocchia, filando lunghe gugliate, dondolandola culla col piede...e canticcchiando una canzone : "Se devo andare dove piove "cacchina", voglio sapere da che parte soffia il vento."

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Ospite

"Chi ti diede quell'anello??", continuavano a domandargli, timorosi forse dei segreti che si nascondevano dietro di lui, nei suoi abiti sempre scuri

E scrutando l'ultima luce del sole in fondo alla terra, perduta come ogni cosa di questo mondo che prima o poi ritornerà, rispose loro "L'anello?!... E' solo una luce... E nient'altro…"

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Ospite

Entrò in città senza osservare nessuno in viso, lo sguardo schivo guardava il terreno mentre pensieri gli annebbiavano la mente, la cittadella era già piena ma non importa...

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Il bambino si mette a sedere, a causa del giramento di testa datogli dal profumo del suo fiore. Si chiede come mai, nonostante sia stato staccato dal terreno, continua a profumare così vividamente. Lo sguardo gli si fa più sperso.

"Che mal di testa..."

Ed inizia a sussurrare parole di cui neanche lui riesce a rendersene conto. Poi, pian piano, si riprende.

"Che strani scherzi che fai..."

Si rialza, e ricomincia a camminare sorridente, con in mano il fiore dalla corolla sventolante.

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Ospite

...TUM...TUM...TUM

...TUM...TUM...TUM...

...le persone che in quel momento sono nelle vicinanze della piazza della cittadella, lasciano da parte tutti i loro dubbi e le diffidenze, si guardano con sguardo interrogativo l'un l'altro...

TUM...TUM...TUM...

...la fonte di quei passi pesanti e un pò goffi si palesa davanti a tutti: un uomo di un' età difficile da definire, ripiegato su sè stesso e con lo sguardo basso, cerca di rendersi invisibile alle occhiate sospette e un pò incuriosite dei presenti, impresa assai ardua da mettere in atto, tenendo conto che il nostro viaggiatore è un gigante...

...ormai conosce quel tipo di sguardi, nessuno gli si avvicinerà per il timore che incute la sua grossa stazza...con uno sbuffo si distende sotto degli alberi...

Tutte quelle storie che gli hanno raccontato su questa cittadella...saranno vere? un brivido gli percorre la schiena...

"non sembra un posto per niente accogliente" pensa....

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Ora io vi narrerò uno dei suoi meravigliosi racconti....siete pronti???

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Ospite

La visibilità era praticamente azzerata ma la strada era tutta diritta per un centinaio di metri, fino a raggiungere il campanile della vecchia chiesetta. Inoltre conosceva a memoria ogni pietra e ogni scoglio di quel tragitto, così si incamminò. Come al solito sarebbe arrivato fino al piccolo santuario, per poi tornare indietro. Il tempo di una sigaretta.

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Utente Età : 36 Località : Papuasia Data d'iscrizione : 15.08.08

Dopo esser stato per qualche ora davanti alla tv a guardare il suo programma preferito, "I Simpsons", ora è ora del pallone, siiiiiiiiiiiii, trallallero trallallà

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Utente Età : 36 Data d'iscrizione : 18.09.08

Tratto dalla raccolta "Ritorno dalla sestultima dimensione":

You cannot be serious!

La tennista fronteggia testè la fine
impugnando violenta la sua racchetta
l'avversaria alla sconfitta incline
al rovescio non risponde perfetta

"Net!" urla il commento tecnico,
"Gioco. Set. Partita.
Super-mega-ultra-mitico!
Grande. Bella. Ambita."

Ma ella rigetta la calca del successo
già ha scelto la sua fine per stasera
una boccetta l'aspetta nel complesso
per evitar così la vita menzognera

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Ospite

Con aria spaesata e sguardo perso nel vuoto Demento varcò le porte della cittadella stringendo a se la sacca da viaggio, come se fosse l'unica cosa che lo legasse a questo mondo. Appoggiandosi al muro vicino le porte portò una mano al volto strofinandosi gli occhi cercando di schiarire la sua vista annebbiata; scrutando il luogo vide un pò di gente, soffermandosi qualche secondo a pensare sussurando disse: "Forse è ora di cercare qualche amico per una bevuta."

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*il disegno del volto era terminato. lo guardava compiaciuta. era davvero venuto bene.*

Finito! Ecco è proprio così che ti immagino!
un volto semplicemente perfetto!

*prese il foglio con il ritratto appena finito e lo ripose alla fine del taccuino.
Sulla seconda pagina cominciò a tracciare i tratti di un altro volto..
Questa volta però non immaginava un volto scultoreo..tutt'altro...*

POST 3

Il tempo nei balcani, anche in primavera, non era piacevole per il generale Von Grunn, adagiato pesantemente nella sua carrozza, e protetto dai vetri spessi.
Era il 18 Maggio e per loro era anche S.Giorgio, il loro patrono che li stava aiutando poco ultimamente. Quella data sarebbe stata significativa per il generale van Grunn e mentre era nella sua carrozza ricordava una cosa che gli diceva suo nonno quand'era piccolo:

"L'uomo è per natura un animale egocentrico e prepotente. Siamo riusciti
a colonizzare ogni angolo del nostro piccolo pianeta, ciononostante non
siamo noi l'apice dell'evoluzione. Quello è un onore che spetta agli
scarafaggi, non a noi. Uno scarafaggio può vivere per mesi senza
mangiare; restare in vita per settimane con la testa mozzata o
resistere alle radiazioni. Pensiamo di essere stati creati dal Signore
a sua immagine e somiglianza, ma forse non è così. Forse Dio è uno
scarafaggio."

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Ospite

Un gatto randagio in cerca di cibo gli si avvicinò, poi sospettoso di quell’andare sbilenco, fuggì altrove senza voltarsi. Nessuno osava stargli accanto da tempo oramai indefinito, ma di questo non si curava; viveva di espedienti in un mondo tutto suo fatto di ricordi, che come piccoli lampi, scuotevano la sua mente persa e offuscata.

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Viaggiatore ha scritto:: Il bimbo continua a sorridere e a rigirarsi tra le mani la rosa. Si punge con una spina, ed una piccola goccia di sangue finisce sul bordo di uno dei petali. La goccia rimane in bilico per un po', poi il bimbo ci soffia sopra per farla staccare. La goccia di sangue si stacca via, spappolandosi e frammentandosi sul terreno.
Estrae dalla tasca un fazzoletto di stoffa, per avvolgercisi la mano.

"Ahia... fa maluccio. Però è così bella. Non posso fare a meno di tenerla"

E la annusa di nuovo, inebriandosi del suo intensissimo e quasi stordente profumo.

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Osserva la scena, fra tante e un sorriso enorme le si apre sul viso
"Posso regalarti una campana di vetro per la tua rosa se vuoi, la terrà al riparo dal vento e dai raggi troppi forti del sole ...."
Resta lì attendendo paziente una risposta....

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