La piazza di Gara Tematica

*Guardando il VUOTO della piazza, si posiziona di fronte ad essa come se dovesse iniziare un comizio elettorale*

"Siete un branco di codardi, vi nascondete dietro le vostre casette, tanto lo sapete bene che minimo, E DICO MINIMO, uno al giorno finirà al camposanto.
Abbiate almeno il coraggio di cercare una spiegazione a tutto ciò..."

...hanno sentito, in molti hanno sentito quello che ho detto... vigliacchi

*sputa in terra, e poi un urlo nella piazza con un'eco nella notte...*

"VIGLIACCHI...ACCHI...ACCHI...CCHI...CCHI...HI...HI...I...I...I"

(Seduto alla finestra della sua camera..)

Chissà se....

Mi chiedo perchè lui guardando la luna intona un canto d'eterno dolore.




Come pioggia.....


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Meseret fa il suo ingresso in cittadella.

"Buonasera, io sono Meseret Kipropo Sellase, ho trent'anni e sono nubile. Sono proprietaria di una piantagione di caffé in Etipia. Sto cercando qualcuno con cui scambiare due chiacchiere."

A buon intenditore poche parole.


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Un lungo sbadiglio, passeggiando con calma e pazienza per la piazza pensieroso...
Buongiorno...mia cara meseret...ci hai per caso portato qualche etto del tuo caffè? sarei veramente felice di provarlo...


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Kahori arriva in piazza, è mattino, sembra ancora addormentata:

"qualcuno sa dirmi dove mi trovo? e cosa ci faccio qui?"

Si rende conto che ci vorrebbe subito una bella dose di caffè.


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Ed ecco il momento in cui entra in cittadella.Si guarda attorno, già ci si parla.

Qualcuno vuole giocare con me?

Si guarda intorno un pò deluso,sembrano tutti timidi


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*entra in citadella e ascolta in disparte i vari popolani*
Certo che aveva ragione quell’uomo dicendo che ci sono un sacco di vigliacchi, chi vuole offerto del caffè ,chi cerca qualcuno per giocare ,ma quale giocare qui si deve lottare.
*guardandosi intorno cerca di trovare quell’uomo che aveva definito questi popolani vigliacchi*

“DOVE SEIIII?”
Si è già allontanato, bene allora dovrò mettere le cose in chiaro con tutti
“SAPPIATE CHE NN SONO UN VIGLIACCO E CHE NN HO PAURA DI COMBATTERE CONTRO CHIUNQUE OSTACOLERà I MIEI PIANI E SE QUALCUNO NN AVRà IL CORAGGIO PER COMBATTERE BASTA CHE SI METTA DIETRO DI ME SARò IO AD ANDARE IN PRIMA LINEA”


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(soglia di casa)

*Rovista nelle tasche, prende la chiave e chiude la porta con due mandate*

Passiflora, luppolo, biancospino...

*Scuote la testa*

Naah! Basta lavoro per oggi! Anche perché non so proprio come faccia a lavorare in un posto si...

*Il suo sguardo viene catturato da qualcosa sulla porta di casa. Sembrano dei segni.*

"Ehi! Chi è stato???"

*Osserva da vicino i segni. Sembrano forme rozze, dai contorni graffiati, ma stranamente non così sconosciute.
Ci mette un po' a capire che sono numeri.*

"Sei-zero-cinque"

*Si guarda intorno, perplessa*

"Ma che significa?"


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( sul balcone della sua stanza)

* Sbadigliando e stiracchiandosi, si affaccia al balcone che da sulla piazza... *

Che mal di testa...stanotte ho davvero esagerato con l'Antioqueno e con l'erba...avrei fatto bene a cercarmi una bella signora generosa, ma questo non mi sembra affatto un posto in cui trovarne...

* Guarda distrattamente la donna di colore e l'anziano che parlano proprio sotto di luie rientra in casa.*


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Gregory uscì dalla sua abitazione e iniziò ad affiggere per la cittadella le locandine che aveva preparato il giorno prima.

Citazione :

The R-Shop

Gentili abitanti della cittadella, sono Gregory Robert "R" Taylor,
siete tutti inviatati al mio nuovo negozio.
Al suo interno troverete certamente tutto ciò di cui avete bisogno per la vostra casa.
Merce fresca e di prima qualità aspetta solo di essere vostra.
Entrate da The R-Shop e non ve ne pentirete!


The R-Shop è nei pressi del Municipio, si effettuano anche consegne a domicilio.

Sorridendo e salutando ad alta voce i passanti si incamminò verso la bottega per mettere a punto gli ultimi dettagli. Il suo negozio doveva lasciare tutti a bocca aperta. Era molto eccitato ed ansioso di questa sua nuova vita.


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*avvicinandosi ad hilena gli sussurra all'orecchio*

"se cerchi qualcuno per dei semplici giochetti allora rafael può fare al tuo caso,ma se cerchi qualcuno che ti può dare delle emozioni forti puoi venirmi a cercare , basta che segui il suono della mia chitarra"

* detto ciò si allontana con il suo gilet di pelle ,dove è messo in mostra il suo tribale sul possente braccio che potrebbe stritolare ,ma anche abbracciare delicatamente*


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Entrando in cittadella con passo felpato,
il giovane Manuel si muove in modo aggraziato.
Questa è proprio la cittadella in cui il ragazzo doveva alloggiare,
e con molta calma i cittadini iniziò a guardare.
Vi erano persone di colore, inglesi, arabi ed indiani,
ma cosa ne sarà di tutti loro domani?
Vi era chi sponsorizzava il proprio negozio,
e chi si faceva trasportare dal vizio.
Manuel donò il suo grande sorriso a chiunque lo guardasse,
nella speranza che qualcuno prima o poi lo notasse.


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Kahori si accorse di Manuel, un bel giovane, per di più poeta-musicante.

Non sapeva ancora cosa e fare e dove andare, era alla ricerca di un'ispirazione, sicura che prima di sera l'idea giusta le arriverà.

"salve Manuel, mi piace il suo sguardo"


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(Cancello della Cittadella)

*Donna. Caucasica. Età compresa tra i 25 e i 30 anni. Si avvicina ad un lampione sul quale è affissa una delle tante locandine de "The R-Shop".*

Interessante, magari qui FINALMENTE troverò un lavoro, come commessa spero. Sempre meglio di stare senza far nulla!

*Strappò il volantino dal palo e si diresse verso il suo nuovo alloggio. Nel cammino però inciampò in un filo e cadde di schianto a terra. In pochissimo tempo si risollevò e diede una pulita ai vestiti sporchi per la caduta*

Maledizione, tutti questi fili, devo proprio rinnovare il mio guardaroba e dar via questi vecchi e logori vestiti...!!


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Una dolce ragazza iniziò a parlare al musicante,
era dolce ed delicata, una bellezza più unica che rara.
Il buon Manuel le si avvicino con fare elegante,
e con voce calda le risponde "la ringrazio mia cara.
Anche lei mi piace molto, il suo viso è così meraviglioso,
che lo sguardo dell'altri uomini può farmi diventar geloso."
Manuel si avvicinava sempre più alla ragazza,
affascinasto sempre più dalla sua magnifica bellezza.
"Lei, dolce fanciulla, perchè si trova in codesto posto?
Per una bella ragazza non è forse troppo angusto?"


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(Piazza)

*alza lo sguardo verso la finestra di Emeth*

"Sbaglio o siamo connazionali?"

"E perché ha l'aria così triste?"


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Layla ha scritto:

Era giunta ai cancelli in disuso della Cittadella, con in mano una Lanterna a farLe da guida. Una donna decisamente appariscente per via della sua folta chioma che fuoriesce al di sotto di un Berretto ma non da meno un anello di non comune fattura.
Sguardo caritatevole il suo a chi dona i suoi occhi, sguardo d'un anima in cerca di un ristoro in attesa d'essere cercato e di poter proferire ciò che la sua Missione ha voluto mostrarle.

Mark ha scritto:

“SAPPIATE CHE NN SONO UN VIGLIACCO E CHE NN HO PAURA DI COMBATTERE CONTRO CHIUNQUE OSTACOLERà I MIEI PIANI E SE QUALCUNO NN AVRà IL CORAGGIO PER COMBATTERE BASTA CHE SI METTA DIETRO DI ME SARò IO AD ANDARE IN PRIMA LINEA”

*esce dal suo negozio (che tristemente non ha ricevuto molte attenzioni) e si avvia nel centro della piazza*

"Vi chiedo un attimo del vostro tempo. Ascoltate tutti. Per il bene di tutti chiedo a chi di dovere in questa piazza di sincerarsi dell'identità di questi nostri cari compaesani: Layla e Mark. *(rivolgendosi ai due)* Non ho nulla contro di voi e il mio intento non è accusarvi. Chiedo solo a chi ne è in facoltà di far luce sulle vostre parole un po' tenebrose. Vi ringrazio di cuore."

*detto ciò si incammina al suo negozio sperando nell'arrivo del primo cliente*


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*Fa il suo ingresso in cittadella una donna di mezza età, in mano una penna Stilo ed un mini notes mentre scrive frettolosamente alcuni appunti*

Accidenti al mio capo! Vuole un nuovo articolo entro domani.

Ora dovrò terminarlo in un battito di ciglia!

Ma per diana, non è possibile scrivere qualcosa di interessante se non si ha ancora in mano nulla su cui lavorare !! E per giunta in così poco tempo!

*Si guarda intorno e osserva quello che le succede intorno nella speranza di trovare una buona idea per il suo nuovo articolo*

*Ad un certo punto scorge un viso familiare, si avvicina a Rafael e dopo averlo osservato per un po' gli torna in mente dove si erano già incontrati*

"Rafael, Salve!"

"Vi ricordate di me?? Sono la giornalista che Vi intervistò l'anno passato! Come mai anche voi qui? Per caso avrà luogo qualche gara di atletica??"

*Catlyne stava già pensando che forse aveva appena trovato del buon materiale per il suo articolo..*


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Caro Mark...ti stupisci che qualcuno voglia giocare, o voglia farsi offrire un caffè, affermando di essere pronto a lottare con le unghie e con i denti?

ma alle prime lusinge di una gentil donzella inizi anche tu a parlare di svaghi, perdendo la concentrazione verso un possibile ed imminente scontro?

ehi, non fraintendere le mie parole...di certo non sono il tipo che si mette ad affrontare un'altra persona...soprattutto se sembra non vedere l'ora di sfoggiare tatuaggi su braccia muscolose...

sono un tipo tranquillo...ma non tutti potrebbero essere al mio pari...quindi questa non è una minaccia, ma solo un consiglio: tieni alta la guardia se vuoi restare inpiedi...

gregory...sono passato dal tuo negozio...ma non c'era ancora nessuno...mi puoi dire se gli orari di apertura sono quelli usati comunemente dagli altri negozianti?


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Distoglie lo sguardo dall'irritante Mark

Buonasera signora..signora..Mi dispiace molto,ma non mi ricordo di lei.Ho perso la memoria due mesi fa per colpa di un incidente.Son venuto qui perchè mi è stato detto che qui ci son già stato alcune volte per le mie gare.Forse qui riuscirò a ricordare qualcosa

POST 2

Gregory ha scritto:

Layla ha scritto:

Era giunta ai cancelli in disuso della Cittadella, con in mano una Lanterna a farLe da guida. Una donna decisamente appariscente per via della sua folta chioma che fuoriesce al di sotto di un Berretto ma non da meno un anello di non comune fattura.
Sguardo caritatevole il suo a chi dona i suoi occhi, sguardo d'un anima in cerca di un ristoro in attesa d'essere cercato e di poter proferire ciò che la sua Missione ha voluto mostrarle.

Mark ha scritto:

“SAPPIATE CHE NN SONO UN VIGLIACCO E CHE NN HO PAURA DI COMBATTERE CONTRO CHIUNQUE OSTACOLERà I MIEI PIANI E SE QUALCUNO NN AVRà IL CORAGGIO PER COMBATTERE BASTA CHE SI METTA DIETRO DI ME SARò IO AD ANDARE IN PRIMA LINEA”

*esce dal suo negozio (che tristemente non ha ricevuto molte attenzioni) e si avvia nel centro della piazza*

"Vi chiedo un attimo del vostro tempo. Ascoltate tutti. Per il bene di tutti chiedo a chi di dovere in questa piazza di sincerarsi dell'identità di questi nostri cari compaesani: Layla e Mark. *(rivolgendosi ai due)* Non ho nulla contro di voi e il mio intento non è accusarvi. Chiedo solo a chi ne è in facoltà di far luce sulle vostre parole un po' tenebrose. Vi ringrazio di cuore."

*detto ciò si incammina al suo negozio sperando nell'arrivo del primo cliente*


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Ascolta le parole, osserva il suo volto, scruta nei suoi occhi

Mostrate d'aver timore di quel che v'attanaglia seppur forse abbiate già trovato un alleato nei vostri dubbi più profondi. O forse il mio berretto e il mio anello non sono di vostro gradimento? o chi per voi vi ha dato facoltà di mostrarvi fra noi?
Purtroppo non m'è concesso svestirmi di tali Insegne, son particolari di famiglia tramandati da generazione in generazione ai nostri figli e ai figli dei nostri figli da secoli ormai.
E' la nostra VITA e la nostra VIRTU' a cui ognuno di noi è stato designato fin dalla sua nascita.


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