Gara 04 - "Dicembre 2011" - LA PIAZZA

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Sicuro, forte e deciso!



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"Nelle vesti che m'han visto nascere non posso aver vita lunga. Il fato m'ha voluto affliggere le membra. Nelle mie vene scorre la mia condanna, o benedizione. Chiunque mi scelga troverà in me un alleato forte, seppur all'apparenza possa non sembrare un così valido aiuto. Tutto sta al coraggio di chi saprà convincersi e convincermi. Sono l'arma ch'ognun vorrebbe. Il doppiotaglio."



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Spavaldo si, più di altre volte..

Salve popolano Renegade!

Tutto ok?



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ebbene signore e signori la locanda doveva chiudere per ferie...invece quel vecchiaccio dell oste vista la crisi ha deciso di tenere aperto....e indovinate a chi tocca questo turno???ovvio alla vostra locandiera preferita....



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Arriva di corsa sicuro e sorridente!!
Inciampa su un sassolino..Si rialza sorridendo come un matto..
Emh..scusate..è la prima volta e sono un pò emozionato..
Continua a sorridere..



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La natura... si è sempre parlato bene di lei senza badare a niente, viene presa come elemento di purezza assoluta dove di solito esistono creature perfette e diligenti.
Più che altro la natura la forza parassita che si è impiantata sul pianeta, è fonte stessa di disastri e catastrofi, è creatrice di creature con così poca voglia di vivere, che a loro volta distruggono la loro stessa creatrice senza pensarci 2 volte.
A volte però la natura ci regala delle opportunità da non essere sprecate, queste opportunità sono mutevoli, non ti si ripresentano mai uguali alle precedenti...



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Arrivato nella piazza si mise a camminare tra i popolani, ascoltava, si interessava a tutto ciò che ognuno diceva.
Ma perchè? Cosa mai vanno a raccontare in giro?
Ora capisco perchè questa cittadella non è più bella come una volta. Non ci sono discorsi, non ci sono discussioni. E la fiducia? Dov'è finita la fiducia reciproca?

*Aaaaaah, quante cavolate che si raccontano in giro. Come al solitò sarà mio dovere pensare alla soluzione*

Preferendo ascoltare piuttosto che parlare, il ragazzo andò a nascondersi in un posto buio.



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Una figura ammantata da una lunga veste azzurra compare nei pressi dei cancelli. La sua attenzione è principalmente attratta dalle varie figure che rumorosamente s'accalcano all'entrata della cittadella, sproloquiando del più e del meno.

Certa gente crede di saper tutto, mentre invece raffigurano l'ignoranza impersonificata. Rumorosi bambini che punto prestano attenzione a ciò che li circonda.

Credono che la loro vista sia ben maggiore di quella di un'aquila, eppur son ciechi.
Credono che il loro udito sia fine quanto quello di una serpe, eppur son sordi.

Spero di trovar qualcuno che si eleverà da questa vergognosa plebaglia.

Qualcuno che veda l'invisibile, qualcuno che oda l'inconcepibile. Chiedo troppo?



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Uno, due, tre, quattro, cinque...
al quinto passo lo straniero alzò la testa... un enorme cancello si trovò davanti a lui.
Finalmente - pensò - dopo un lungo e faticoso viaggio arrivo a destinazione!
Una piccola cittadella si mostrò davanti a lui...
Mi hanno raccontato di questo posto! Dicono che c'è gente simpatica.
Spero di riuscire a trovare un posto dove dormire questa notte!




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Con sguardo vigile osservo.
Non vi è nulla di nuovo in questa cittadella,gente spavalda o insicura...persone che si nascondono tra le tenebre e nuovi arrivati che per paura di tradirsi vanno a dormire..addirittura c'è chi si crede sopra la media.
Solita gente..sola melodia..solita storia.




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All'alba del nuovo giorno Doc arriva in Cittadella...
La notte era trascorsa tranquilla, ancora nessun incontro strano o ambiguo..
Tutto sembrava procedere per il meglio..



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Come un fulmine entrò...
Come un fulmine si fermò...





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Il Doc sul suo letto cercava di riposare, dopo essere stato in paese a sbrigare faccende...
A un tratto sentì bussare alla sua porta, ma non avendo voglia di incontrare e parlare con nessuno in quell'istante disse:

"Andate via, lasciatemi in pace" ...e tra sè e sè "la gente non ti lascia mai tranquillo un attimo.."

Subito smise di riposarsi e cominciare a lavorare sul suo progetto...Chi fa da sè....



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... l'eco dei suoi passi la precedettero, una figura fugace, stanca, che avanzava nella nebbia, la notte era stata lunga per LEI , lunga e disturbata da un dondolio costante...

Il SUO viaggio non era finito, dopo l'avventura in nave, dovette affrontare anche una lunga galoppata, pertanto ora il SUO corpo era pervaso da tanti piccoli spasmi di dolore, ma LEI non se ne curava, non aveva tempo, sapeva di essere in ritardo, sapeva che l'aspettavano.... ma chi? cosa? ....questo ancora non le era chiaro, ma sentiva crescere dentro di sè una certa ansia che la spingeva ad accellerare il passo verso la piazza....

*Finalmente sono arrivata....* pensò non appena varcati i cancelli, la sera oramai avanzava... si guardò intorno *bene, ed ora da chi vado????*

tutti erano sospettosi, tutti la guardavano e cercavano di non farsi notare, a parte una simpatica ragazza che invece si metteva in mostra, curiosa le si avvicinò... *chissà magari posso attendere quì, vicino a lei, forse mi indicherà la strada*....



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Quanta bella gente oggi in piazza!
Spero di riuscire a rallegrare un pò la loro giornata...

Nihal era lì, al centro della piazza, con il suoi "attrezzi da lavoro", cercando di guadagnare qualche spicciolo!
Non lo faceva per necessità ma per passione... proveniva da una famiglia benestante i cui membri avevano una forte inclinazione per l'arte!
L'arte di tutti i tipi: musica, pittura, scrittura... ad ognuno la sua!

Nihal fin da piccola aveva dimostrato la sua affinità con la giocoleria...

Quando iniziava a far volteggiare le sue clavette c'era sempre qualche passante che si fermava per osservarla... quel turbinio di colori attirava tutti, soprattutto i bambini!
Palline, cerchi, bolas o diabolo.... le piaceva sperimentarsi con tutto, cercando di superare sempre i propri limiti!

Ed era sempre lì, al centro della piazza, dove poteva osservare tutti i passanti e immaginare le loro storie dopo un solo sguardo!



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La piazza era ancora più affollata della mattina..
nuove figure si erano unite..due donne dall'aria tranquilla ed amichevole,almeno l'impressione era quella..
Sorrisi dolcemente ed una folata di vento fece cadere il mio cappuccio che scoprì il volto segnato da una piccola cicatrice sul labbro superiore..
Non mi affrettai a coprirmi in fondo oramai mi donava quel piccolo segno era parte di me..



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Freddo. M'è rimasto incollato addosso. Lo sento, anche sotto le falde del mantello. Saranno i buchi, è malandato.E l'aria della Cittadella non è troppo più calorosa. Comprensibile del resto. Il pericolo è in agguato. Lo si respira. E' un'Ombra che avvolge ogni sorriso, inesorabile. Semina il dubbio. Tinge ogni cosa, d'equivoco. Tuttavia, dentro si sta meglio che fuori. E fiaccole e torce brillano, donano almeno l'illusione di un posto più sicuro.

Eppure, non v'è modo per oggi, di stipular patti, alleanze. Prima che vengan fuori i più piccoli brandelli di verità, qualcuno dovrà morire. Destino infame.

Ma quando si è in Guerra, non ci si può tirare indietro. Nel nome di Dei contrapposti, si commettono gli stessi crimini.



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Nessuno dice la verità, NESSUNO.

Possibile che bisogna ancora nascondere la propria identità, o mostrarla così spudoratamente per ingannare?

Beh, da quel che si può notare lo è. Ancora è possibile fare una cosa del genere.
E te invece?
Si, proprio tu. Cosa mi dici di te cara signora?
E voi invece, che ve ne state in disparte?
Si, proprio voi DUE cari amici.

Vi ODIO, vi ODIO tutti. Cerco la mia fazione, ma andrò da quella opposta. ... O forse no.
Mettiamo un pò di pepe a questa gara, sperando che siate abbastanza coraggiosi da saper stare al gioco e non avere PAURA.
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Osservava la gente che entrava ..Strane persone quelle che Hikaru vedeva sfilare sotto i suoi occhi...Le donne eran sempre state il suo debole ma una in particolare catturava la sua attenzione...la vedeva sfilare proprio adesso..li sotto il suo naso...lacrimadisangue era appena arrivata in cittadella.
"Basta, la invito a cena questa sera."




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