Gara 06 - "Febbraio 2012" - LA PIAZZA

Si sapeva che da anni e anni non s’immischiava più di nulla, tutto assorto com’era nelle sue sciagure: la morte della moglie e di due figliuoli, la perdita della zolfara dopo una sequela di liti giudiziarie, e la miseria: sciagure che avrebbe fatto meglio a portare in pubblico con dignità meno funebre, perché non spiccasse agli occhi di tutti i maldicenti del paese quel sigillo particolare di scherno con cui la sorte buffona pareva si fosse spassata a bollargliele, se era vero che la moglie gli fosse morta per aver partorito su la cinquantina non si sapeva bene che cosa: chi diceva un cagnolo, chi una marmotta; e che avesse perduto la zolfara per una virgola mal posta nel contratto d’affitto; e che zoppicasse così per una famosa avventura di caccia, nella quale invece dell’uccello era volato in aria lui con tutti gli stivaloni e lo schioppo e la carniera e il cane, investito dalle alacce d’un mulino a vento abbandonato sul poggio di Montelusa, le quali tutt’a un tratto s’erano messe a girare da sé; per cui ormai era inteso da tutti come don Ciccino Cirinciò «quello del mulino».



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Sbadiglio.

" Che fatica alzarsi stamattina...non ho fatto grandi cose ma mi sento stanca"...
...

" E tu come stai?"

Ammutolito mi guarda e mi riguarda...non una parola...ma i suoi occhi parlano per lui... mi guardava con attrazione.



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Il viso del giovane uomo si affacciava alla finestra che dava sulla piazza della cittadella. Un sospiro a cui seguirono tali parole

L'esistenza dei popolani è solo una cosa eterea.
Siamo destinati a soccombere sotto i colpi di coloro
che prevengono le nostre pratiche più oscuree lucide.

Chi siamo noi per decidere la morte di un singolo uomo,
con il sol gesto di scandire con le nostre labbra,
con le nostre penne il suo nome.

Io sono uno specialista nel mio lavoro,
o almeno così mi definiscono alcuni.

Si allontano dalla finestra, chiudendo le tende dietro di egli e si accomodò sul letto, socchiudendo gli occhi.

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Cosa strana: se da qualche malcreato sentiva fare allusione a quel parto della moglie o a quella virgola nel contratto d’affitto, sorrideva triste o scrollava le spalle; ma nel sentirsi chiamare quello del mulino usciva dai gangheri, minacciava col bastone e urlava che il suo era un paese di carognoni imbecilli.



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La bestia si nasconde dentro me, le uniche certezze sono i dubbi.



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"Non può essere altrimenti.Robert?"
"No"
"Ma hai mentito?"
"Si"
"Ricominciamo ma se lo rifai ti strozzo"



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Mi rendo conto di essere solo una stupida bambina che gioca con le bolle, e davvero me ne dispiaccio, ma chiedere di non farmi arrivare fino alla fine della partita sola come un cane è chiedere troppo? Sono di poche pretese eh...



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.......in fondo non si è mai soli...........del tutto........



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Martinica ha scritto:

.......in fondo non si è mai soli...........del tutto........

questo non vale per il collezionista



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Quanto chiacchiericcio inutile..COLLEZIONISTA sembra molto interessare a Rugiada..
Quanto a me..scuoto il capo in attesa..
e a dire il vero sarei utile..ma NESSUNO lo ha capito..
Scrollai le spalle e sparii nella nebbia



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Anche il pedone può essere utile, se usato correttamente. Il problema è che manca il Re.



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ma sono l'unica che non sa giocare a scacchi? O_o



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La verità è come il vetro che è trasparente se non è appannato. Per nascondere quello che c'è dietro basta aprire bocca e dargli fiato...



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A lui non serviva la compagnia. Le parole altrui delineano l'Essenza umana.
Marginale si, ma acuto.
Con pochi scelti si sarebbe confidato, con pochi avrebbe condiviso.



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Cosa sono tutte queste parole?
Muovetevi, sono i fatti quelli che contano! Cercate, cercate, cercate! Bisogna riunire le due fazioni!
Oddio, in effetti ora che ci penso ... forse è meglio che si riunisca solo la mia di fazione!



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Parole, parole. Parole che uccidono più di una lama.
Non voleva ulteriori spargimenti di SANGUE UMANO.
Ne era sensibile.
Viveva nel polverone dei suoi studi, ma agli orrori era sensibile.
E voleva stabilire un ordine in quella cittadina.



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e come disse mina...........parole parole parole parole soltanto parole........parole fra noi.........



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PAROLE PAROLE PAROLE...

a volte però il silenzio è più assordante di un boato da stadio...

*si diresse a passo svelto verso la locanda - aveva freddo e bisogno di una bevanda calda*



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le due grandi strutture avevano ancora un potere ipnotico su lui....era completamente immune dal brusio della piazza li al centro....decise di seguire il suo sogno e si diresse verso l'edificio....



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Fear ha scritto:

le due grandi strutture avevano ancora un potere ipnotico su lui....era completamente immune dal brusio della piazza li al centro....decise di seguire il suo sogno e si diresse verso l'edificio....

Signor Fear, è bene coltivare dei sogni e seguirli perché divengano realtà, però a volte bisogna anche dare ascolto al mormorio sommesso.
Non si faccia trovare impreparato in questa lotta fra bene e male, dove i nemici più pericolosi si celano dietro mentite spoglie.



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Ora questi carognoni imbecilli ecco che si maravigliavano del suo intervento alla riunione elettorale.
Ma ci voleva tanto i pensare ch’egli doveva – prima di tutto – gratitudine eterna al vecchio avvocato don Francesco Laleva, padre del candidato d’oggi, l’unico tra tutti gli avvocati del foro che lo avesse ajutato e difeso nell’occasione delle liti per la zolfara?
Queste liti, è vero, le aveva perdute; l’ajuto, perciò, se vogliamo, era stato vano;
ma che per questo?
L’obbligo della gratitudine non restava forse per lui stesso, sacrosanto?
E poi – a parte la gratitudine – ci voleva tanto forse a crederlo capace di un sentimento, che doveva in quell’ora esser comune a tutti i galantuomini, disgraziati e non disgraziati?
Perdio, il sentimento della dignità del proprio paese! Era, sì o no, un cittadino anche lui?
Le disgrazie, va bene; ma, come cittadino, non poteva essere forse indignato anche lui delle spudorate vergogne che il vecchio deputato uscente commetteva da venti anni impunemente?
Non parlava; non aveva mai parlato, perché – le parole – vento!
Ma ora ch’era venuto il tempo d’agire, sissignori; eccolo qua; si presentava da sé, non invitato, per mettersi a disposizione del figlio del suo antico e unico benefattore.



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Povero colui che ha cercato di mentirmi! Sarò anche una donna anziana ma non certo stupida..
sembra quasi che ognuno giochi per sè...io me la saprò cavare



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